A Cassino si è ripetuto il tradizionale appuntamento della cena di solidarietà in occasione dei festeggiamenti per Sant’Antonio
Se non l’ha fatto S. Antonio, il miracolo quest’anno lo ha fatto il Comitato per i festeggiamenti in suo onore della Parrocchia di Cassino a lui intitolata, perché pur con risorse un po’ inferiori, con la propria disponibilità al lavoro, con l’entusiasmo e la passione è riuscito magnificamente a chiudere il cerchio delle iniziative. Non poteva mancare certo la cena comunitaria di solidarietà, che non serve solo a raccogliere fondi, ma soprattutto a rafforzare lo spirito di unità e di appartenenza attraverso quel bel momento dello stare insieme a tavola, amichevolmente, familiarmente, con tanto di musica, balli, lotteria e torta.
E così le sale parrocchiali sono diventate laboratori di cucina e la piazza Diamare, antistante la chiesa di Sant’Antonio, si è trasformata in sala ristorante, con lunghi tavoli ben apparecchiati, un costo non certo stratosferico, un ottimo menu, cucinato dalle bravissime cuoche abruzzesi di San Salvo, divenute quasi cassinati per lunga frequentazione, un perfetto servizio a tavola reso da una splendida squadra di studenti liceali (del Liceo delle Scienze Umane e del Classico) in maglietta gialla, coordinati dalla loro insegnante Rachele Gianfrancesco, la benedizione iniziale impartita dal Parroco Don Benedetto Minchella. Non mancava nulla per stare bene insieme e per crescere come comunità.
Non solo parrocchiani sedevano ai tavoli, ma anche amici di altre parrocchie e ospiti speciali della Caritas, una bella assortita e allegra compagnia. A rallegrare e scaldare ulteriormente l’atmosfera, c’era la musica, tastiera e cantante, arricchita in qualche momento dalla voce del Parroco, Don Benedetto Minchella, e poi da balli di gruppo, prima di alcuni poi di molti, compresi i ragazzi del servizio quando avevano ormai distribuito i piatti a tutti i commensali. E c’era un tavolo colmo di invitanti pacchi e scatole in confezione regalo: erano i premi, offerti da vari esercizi commerciali della zona, per una sottoscrizione. Don Benedetto, aiutato dal diacono Francesco Paolo, ha cominciato dai premi minori, per modo di dire, perché erano tutti molto belli, mentre ha riservato la seconda parte a quelli più sostanziosi. A trarre dal barattolo la sorte del colore del biglietto fortunato e da un altro il numero, erano dei bambini, eccitatissimi per l’importante ruolo che coprivano ma ancor più, alcuni di loro, per il desideratissimo cellulare che era tra i più ambiti premi. E proprio uno di loro lo ha vinto! con una esultanza senza pari… Il biglietto più fortunato, pari al costo di 600 Euro, era il pellegrinaggio a Lourdes che la Parrocchia compirà in agosto.
Infine una magnifica torta – con l’immagine di Sant’Antonio, naturalmente! – ha concluso la cena: una cena “di famiglia” possiamo dire, la famiglia o comunità parrocchiale di Sant’Antonio di Padova in Cassino.
Adriana Letta