Fatto con la ludoteca «La Fortezza dei Sogni» e associazione «Il Faro» per il Progetto PRIMAI
Un centro estivo per evidenziare “La straordinaria bellezza dell’amicizia”
Il Progetto P.R.I.M.A.I. (Promuovere le risorse per l’infanzia mediante approcci innovativi) è ormai un’importante realtà attiva nel comprensorio locale: proprio in attinenza con il progetto, non può certamente passare inosservato quanto di positivo è stato realizzato, nella stagione estiva appena giunta al termine, in collaborazione con la ludoteca “La Fortezza dei Sogni”. Una sinergia nata dalla comunione di intenti tra due delle colonne storiche del volontariato locale, quali Armando Caringi, presidente dell’associazione il Faro onlus (partner del progetto) e la responsabile della ludoteca, Orietta Sarracini: entrambi si sono prodigati raccogliendo l’esplicito invito del vescovo Gerardo Antonazzo, agendo in rete con l’Aipes e le istituzioni territoriali. Ha così preso vita un campo estivo che, partendo dal motto “La straordinaria bellezza dell’amicizia”, si è svolto presso il Centro pastorale San Luca a Sora, dal 10 giugno sino al 30 agosto scorso.
L’attività proposta, inizialmente nata per assecondare le esigenze delle famiglie nel periodo delle vacanze scolastiche, ha quindi accolto nel Centro bambini e ragazzi, proponendo loro la partecipazione ad attività ricreative e didattiche da svolgere in un contesto stimolante e creativo. Il modello educativo e gestionale adottato ha previsto la presenza di psicologi, assistenti sociali ed educatori che hanno sostenuto le molte iniziative a favore della valorizzazione delle diversità, agendo in modalità elaborata e condivisa. Come ricordato da Armando Caringi, infatti, «soltanto educando bambini e ragazzi al rispetto e alla diversità si preparerà un individuo capace di interagire secondo un atteggiamento di continua crescita».
La stagione è così trascorsa tra giochi ed attività, con i bambini che, dopo l’iniziale redazione di un “decalogo” di regole da seguire per la costruzione di un’ideale comunità, hanno alternato il divertimento con l’apprendimento, partecipando ai vari laboratori organizzati (come quello
relativo alla creatività digitale o il laboratorio culinario), a percorsi di riscoperta culturale (con visite guidate in archivi diocesani e luoghi storici del territorio) sino alla partecipazione alle ormai famose “Ludolimpiadi”: come spiegato dall’organizzatrice Orietta Sarracini «il confronto deve stimolare i bambini nel crescere in modo sano, apprendendo a pieno i valori del rispetto e della solidarietà che, nello sport come nella vita, sono fondamentali del percorso di crescita di ognuno di noi».
Marco Grossi