Commemorazione dei defunti presso la cappella del cimitero di Sora
Nella giornata in cui la Chiesa Cattolica commemora i defunti, il nostro vescovo S.E. Mons. Gerardo Antonazzo ha ricordato i caduti in guerra della città di Sora durante la messa celebrata il 2 novembre presso la Chiesa Madre del cimitero comunale insieme ai sacerdoti don Mario Zeverini, cappellano del cimitero, e don Ruggero Martini, parroco della Cattedrale S. Maria Assunta.
La celebrazione, animata dal coro giovanile di S. Spirito, ha visto la partecipazione del sindaco di Sora Roberto De donatis e di molti rappresentanti delle autorità civili e militari della città.
“Proprio in questi giorni particolari dell’anno siamo portati a riflettere sulla morte: come capire questo mistero? E’ san Francesco che ci aiuta a comprenderlo, chiamando la morte “sorella“. Con questa domanda chiave il Vescovo Gerardo ha iniziato l’omelia, spiegando come la morte sia da intendere non come una nemica ma come un’amica che scandisce il tempo della nostra esistenza, pone i limiti alla nostra vita che avrà conclusione nel mistero infinito di Dio. Ha continuato così dicendo: “La verità della morte è quella di essere condizione indispensabile per uscire dalla morte stessa ed entrare nella vita piena“.
La commemorazione del 2 novembre rimembra a tutti noi di pregare per le anime di coloro che ci hanno preceduto in cielo e soprattutto per ricevere da Dio la grazia di una buona morte; è proprio su questo tema che S.E. Gerardo Antonazzo ha concluso la sua riflessione affermando: “La cura dei morti ci deve portare alla cura della morte ovvero all’avere cura della nostra vita, che deve essere spesa bene nella grazia del Signore“.
La celebrazione è stata preceduta, come ogni anno, dalla preghiera per i caduti in guerra della città di Sora, per i quali il pensiero rimane sempre presente e vivo affinché si possa in futuro rendere concreto il desiderio di pace ed unità fra i popoli, per il quale molti dei nostri cari hanno dato la vita.
Marianna Polsinelli
Foto: Carla Cristini