Un sacerdote “girandolone” ma che non può stare senza la parrocchia
E’ stato lo stesso Don Antonio Lecce, al termine dei suoi ringraziamenti dopo un’intensa celebrazione Eucaristica, a cucirsi addosso, questo attributo “girandolone”, datogli affettuosamente dai suoi parrocchiani, per i suoi molteplici “viaggi”, o per meglio dire, come lui stesso ha specificato meglio: pellegrinaggi.
Un prete che però sin dal giorno della sua ordinazione il 14 agosto 1966, ha sempre ricercato e coltivato la sua voglia di essere prete e soprattutto parroco. E’ stato questo il senso più genuino delle sue parole di ringraziamento, rivolte a tutti e in particolare ai rappresentanti delle comunità parrocchiali da lui guidate in tanti anni, San Giovanni Vecchio, Campoli, Carnello ed ora Posta Fibreno a cui si è aggiunto Vicalvi da poco tempo, tutte presenti per festeggiare questo grande anniversario insieme ai relativi sindaci.
La chiesa di Santa Maria Assunta in Posta Fibreno si è riempita prima di tanti fedeli e amici accorsi per celebrare e salutare Don Antonio, poi come nelle grandi cattedrali, al canto solenne dei cori parrocchiali riuniti (quello giovanile e quello polifonico) diretti da Maria Ruma, hanno fatto il loro ingresso, ministranti, diaconi, tanti sacerdoti ed infine il festeggiato Mons. Antonio Lecce seguito dal Vescovo Gerardo Antonazzo.
Una Messa preparata in dettaglio in ogni sua parte, dalle letture, all’offertorio, alle preghiere dei fedeli, con la musica che scandiva tutti i momenti più solenni.
Non poteva essere altrimenti vedendo la cornice dei tanti sacerdoti della zona pastorale di Atina e non, intervenuti per la concelebrazione. Ne citiamo solo alcuni Don Domenico Simeone, Don Bruno Antonellis, Don Dante Gemmiti, Don Edmer Eronga, Don Akuino Toma Teofilo, Don Alberto Mariani, Don Antonio Molle, Don Alessandro Recchia, Don Vittorio Ricci, Don Antonio Ricci, Don Alessandro Rea e molti altri ancora.
Il Vescovo Gerardo ha speso importanti parole nell’ omelia, incentrata ovviamente sulla figura del sacerdote e che vi invitiamo perciò a leggere nella versione integrale.
Quello però che traspariva sull’altare era proprio quella fraternità sacerdotale, citata proprio da Don Antonio Lecce, come vera ricchezza e grazia per ogni prete, unita alla comunione con il proprio Vescovo.
A parte la solennità, infatti, si è notato l’affetto per il “festeggiato”, da parte di tutta la comunità postese che ha regalato a Don Antonio, due targhe ricordo, una foto del grande coro al completo, un cartellone (realizzato dai più giovani) raffigurante lui stesso con lo sfondo delle sue varie parrocchie, il tutto unito dalle tante parole di stima e ringraziamento, rivolte a lui anche dal sindaco del paese. Poi anche una simbolica catena per legare Mons. Lecce proprio alla parrocchia.
A tutto questo si aggiungeva in testa il discorso un amico storico dai tempi del seminario e confratello, Mons. Bruno Antonellis, che ha posto l’accento sull’età a cui l’amico fu ordinato (a soli 22 anni), tanto giovane da dover richiedere una dispensa speciale per poter accedere al sacramento dell’ordine: oltre ai discorsi di “rito” Don Bruno ha voluto condire le sue parole anche con alcuni aneddoti di gioventù legati a don Antonio che hanno fatto sorridere tutta l’assemblea (laici e non).
Insomma, una festa nella festa, che poi è continuata con il rinfresco sul lago per un sacerdote che al suo semplice essere parroco, ha unito per tanti anni una responsabilità importante: quella di Direttore dell’Ufficio Caritas Diocesano, seguita da quella ancor più impegnativa ed attualmente ricoperta di Vicario del Vescovo.
Tutti impegni per i quali Don Antonio ha ringraziato il Signore, che gli hanno fatto assaporare la grande fraternità nella Chiesa, ma che lui sarebbe stato ed è tutt’ora pronto a lasciare, perché il suo essere prete da mezzo secolo è quello di stare tra la gente, sintetizzato nelle sue stesse parole: “Toglietemi tutto ma la parrocchia, No!”
Auguri Don Antonio e grazie di questi anni e dei tanti in avvenire!
Piercarlo Gugliotta
Foto: Piercarlo Gugliotta (clicca sulla foto sotto per accedere all’album)
Foto: Rosalba Rosati (clicca sulla foto sotto per accedere all’album)