Mons. Antonazzo a Colfelice per i festeggiamenti in onore di San Gaetano da Thiene
L’intera comunità parrocchiale di Colfelice ha festeggiato in piena comunione con il vescovo diocesano, mons. Gerardo Antonazzo, la memoria liturgica del patrono San Gaetano da Thiene. Un connubio di tradizione e devozione talmente forte che dall’edificazione della chiesa di San Giuseppe e San Gaetano, datata 1746, costruita per volontà del duca Gaetano Boncompagni, ha conservato stupendamente il culto dedicato al Santo della Divina Provvidenza.
Di seguito alcune parti dell’omelia del vescovo Antonazzo: “Riconoscere la volontà di Dio e attuarla. […] Noi spesso manchiamo di discernimento. Ragioniamo come se tutto fosse la verità, come se tutti avessero ragione. Diventiamo vittime di una cultura in cui la vita cristiana non ha niente a che fare. Quante volte noi siamo tentati a dare ragione a tutto e a tutti tranne che al Vangelo? Sembra che Dio sia l’unico a non dirci più la verità. Discernimento significa riconoscere la volontà di Dio. Quante volte nella nostra vita comanda più Facebook che il Vangelo? Facebook ha ragione, il Vangelo no. Non siamo più capaci di fare discernimento. San Gaetano si è opposto e non ha voluto accettare le insidie, le attrazioni, le lusinghe di quelle possibilità che lui avrebbe potuto cavalcare, che l’avrebbero fatto umanamente ricco e felice, ma ha riconosciuto che non era quella la Volontà di Dio ed ha percorso, invece, il cammino della sua Santità, nel Vangelo, nella povertà, nel silenzio, nel servizio e soprattutto nella carità. Dopo faremo un lungo tratto di strada, la fatica di portare una statua è molto più leggera della fatica con cui San Gaetano porta la nostra vita. Siamo più pesanti noi di lui. Siamo pesanti per il peccato che ci aggrava, che ci intossica e lui ci porta sulle sue spalle, verso Dio. Mentre lo portiamo volentieri, facciamoci portare da lui nel suo cuore, nella sua vita. Facciamoci portare da lui sopratutto nella sua Intercessione per noi, che ci aiuti a discernere la volontà di Dio. Perché la felicità del mondo ci rende felici un momento e ci rattrista dopo, così diceva Sant’Ignazio di Loyola.”
Don Juan Granados, parroco della comunità parrocchiale di Colfelice, ha concelebrato la Santa Messa, mentre il coro parrocchiale ha curato l’animazione della celebrazione.
Mario Fraioli