Commemorata la fine della guerra a Montecassino

Giunti dalla Polonia veterani e autorità

Il 18 maggio è la data che viene ricordata ogni anno come quella dello sfondamento della Linea Gustav, quella che pose fine al lungo inverno di guerra, e quindi di morte e distruzione, a Cassino e nel Cassinate. Dove per mesi non erano riuscite le truppe degli Alleati, smaniosi di poter entrare in Roma, riuscirono i Polacchi del Generale Wladyslaw Anders, con un’offensiva partita l’11 maggio, ma non subito vincente, perché ai primi tre attacchi furono tre volte respinti. L’attacco decisivo fu intrapreso il 17 maggio e all’alba del 18 maggio “Quota 593” cadde, i para tedeschi che avevano difeso fino all’ultimo la posizione, si ritirarono e sulle macerie di Montecassino i polacchi issarono la loro bandiera bianca e rossa. «Il campo di battaglia – racconterà il gen. Anders a cui la città di Cassino ha dedicato tre anni fa una piazza ed un monumento – offre uno spettacolo tremendo. Cadaveri di soldati, carri armati distrutti, crateri, brandelli di armi e di uniformi, l’odore della putrefazione e, tutt’intorno, il rosso dei papaveri». Questo accadeva 73 anni fa. Nei vari cruenti tentativi di stanare le truppe tedesche asserragliate alle spalle della famosa abbazia fondata da San Benedetto persero la vita circa 20.000 soldati tedeschi e oltre 50.000 soldati alleati.

Oggi su quel terreno a ridosso dell’Abbazia c’è il sacrario militare polacco, dove giacciono 1051 soldati polacchi che morirono combattendo nella battaglia finale a Montecassino nel maggio del 1944. Una lapide reca la scritta: «Noi soldati polacchi abbiamo dato le nostre anime a Dio, i nostri corpi all’Italia e i nostri cuori alla Polonia».

Da allora un grande legame unisce i polacchi a questa terra, perciò anche quest’anno autorità e veterani sono venuti dalla Polonia in Italia per le cerimonie di commemorazione. Il giorno prima si sono recati a Roma all’Udienza generale del Papa di mercoledì 17 maggio e Papa Francesco, rivolgendosi ai pellegrini di lingua polacca presenti in piazza San Pietro, ha salutato anche i veterani del 2° Corpo d’armata polacco, venuti per partecipare alle cerimonie dell’anniversario della battaglia di Monte Cassino. “Saluto voi tutti combattenti qui presenti, che nel corso della II Guerra mondiale avete lottato per la libertà del vostro Paese e delle altre nazioni”, ha detto il Papa. “Il vostro sforzo, l’impegno e il sacrificio di vita dei vostri compagni, fruttifichino con la pace nell’Europa e in tutto il mondo”, ha auspicato il Pontefice, che ha benedetto “di cuore” i veterani e le loro famiglie.

Nel pomeriggio del 17 hanno partecipato a Piedimonte S. Germano al far memoria di quegli anni lontani ma sempre vivi  e dolenti nel ricordo; giovedì 18 nella mattina hanno partecipato, insieme alle autorità cittadine, alla toccante Commemorazione nel Cimitero militare polacco a Monte Cassino.

Adriana Letta

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