Commemorazione dei defunti. Il Vescovo: “Siamo fatti di terra ma per il cielo”

In un clima si raccoglimento e commozione la Città di Sora ha celebrato ufficialmente, stamani, la Commemorazione dei defunti. Alle ore 11.30, alla presenza del Sindaco Ernesto Tersigni, di S.E. il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo e delle autorità militari e civili, un composto e silenzioso corteo ha deposto le corone ai monumenti all’interno del Cimitero Comunale.

Quindi, alle ore 12.00, nella Chiesa Madre, è stata celebrata la Santa Messa in suffragio dei militari che hanno perso la vita nell’esercizio del loro dovere. Un momento di vera commozione si è vissuto in apertura della funzione religiosa quando Don Mario Zeverini ha ricordato, uno per uno, tutti i caduti militari del territorio ed ha rivolto un pensiero anche alla Professoressa Gilberta Palleschi, assassinata proprio un anno fa. Ad animare la celebrazione la Corale “Camerata Sonora”, diretta dal Mastro Giacomo Cellucci.

Siamo fatti di terra ma per il cielo” ha detto il Vescovo Antonazzo nel corso dell’omelia tutta incentrata sul senso dell’esistenza terrena. Un momento importante di riflessione sul valore preparatorio della vita: “Sappiamo che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi”: da queste  parole della lettera di San Paolo Apostolo ai Romani comprendiamo che tutto il cosmo è orientato verso un punto di arrivo così come il travaglio è l’attesa di una nascita. Questo è il senso del nostro cammino sulla terra che è un passaggio. Noi siamo presenza dinamica, in evoluzione verso la vera vita, piena e definitiva: la vita eterna”.

L’uomo si realizza pienamente solo in Dio ma questo non vuol dire distaccarsi dalla terra dove, invece, ognuno deve compiere il proprio dovere e dare un prezioso apporto per contribuire al “travaglio che porterà l’umanità al cielo, senza cedere alle ingannevoli lusinghe del mondo”.

 

– Ilaria Paolisso

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