Il Coro Polifonico “Maria SS.ma de’ Piternis” di Cervaro in memoria del M° Pio Di Meo
L’Associazione culturale musicale “Pio Di Meo onlus”, con le famiglie Di Meo e Lepore e con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Cassino, hanno organizzato uno stupendo concerto di musica sacra, “Note di Misericordia”, sabato 13 febbraio nella chiesa parrocchiale di S. Antonio di Padova in Cassino.
La volontà dell’Associazione, che conta diversi ex allievi del Maestro Di Meo che lo ricordano con un affetto straordinario, e dei familiari, era di ricordare a tutti il compianto Maestro nel sesto anniversario della sua immatura scomparsa. E’ vero, non solo gli amici e gli allievi del Conservatorio di Frosinone e di Campobasso in cui insegnò, ma tutti coloro che l’hanno conosciuto lo ricordano come una persona dotata di una umanità non comune, anzi stupefacente, della modestia e semplicità propria dei “grandi”, di una serietà professionale a tutta prova e, soprattutto, di doti eccezionali nel campo di quella che era la sua passione, la Musica, con la M maiuscola. A Cassino e in tutto il territorio non c’è persona che si occupi di musica che non abbia un debito di riconoscenza verso di lui che, schivo da qualunque forma di gelosia, era sempre pronto ad aiutare, sostenere, consigliare, far progredire chi si volgesse alla musica. Lo faceva con passione e dedizione, fosse un piccolo coro parrocchiale o una giovane promessa. La sua presenza in famiglia era fondamentale per tutti e per ciascuno. Era molto legato alla sua città: si deve a lui la riorganizzazione, pratica e soprattutto musicale (aveva ritrovato e riorchestrato le musiche popolari originali), di una tradizione cassinate molto amata, l’unica sopravvissuta alla distruzione della guerra, la “Pasquetta Epifania”, che segna l’identità di un popolo. Ed ora che non è più tra noi, sembra che di anno in anno sempre più venga compreso e apprezzato il valore dell’uomo e del musicista. Quando si sentono parlare i suoi ex allievi, ora musicisti professionisti affermati, si rimane a dir poco stupefatti e commossi: parlano di lui come del “Maestro” modello insuperabile e di loro stessi come principianti!
Bene, è con questo animo che si è preparato e svolto il Concerto “Note di Misericordia”, nella stessa sera della finale di Sanremo!… A ricordare tanto Maestro, dunque, è stato il Coro Polifonico “Maria SS.ma de’ Piternis” di Cervaro, un Coro che fin dall’inizio, nel 1993, ha svolto attività liturgica e concertistica, con un curriculum di tutto rispetto, diretto dal M° Giovanni Battista De Simone e accompagnato all’organo dal M° Walter Di Zazzo. Scenografico l’inizio, con l’ingresso dei Coristi dal fondo della chiesa cantando.
Ricco il programma e scelti con attenzione i brani musicali, eseguiti spesso a quattro voci dispari, in qualche momento da voci soliste, che hanno messo in risalto le grandi qualità canore dei coristi, regalando agli spettatori momenti di grandissima elevazione dell’animo.
Nel primo tempo sono stati eseguiti: M. Frisina “Tu sei Pietro” e “Pacem in Terris”; H. Leo Hassler “Cantate Domino”; E. Grieg “Ave Maris Stella”; W.A.Mozart “Ave Verum Corpus” e “Santa Maria Mater Dei”. Molto gradevole l’intermezzo, che ha visto la parte maschile del Coro eseguire due meravigliosi brani in gregoriano: “Puer natus est” e “Victimae paschali laudes”, con un assolo del Direttore.
Nel secondo tempo il Coro, tornato al completo, ha deliziato l’uditorio, numeroso ed attentissimo, con i brani: M. Frisina “Saldo è il mio Cuore”; A. Scarlatti “Exultate Deo Adiutori Nostro”; A. Gubrich “Maria Magdalene”; G.P. Palestrina “Sicut Cervus”; G.P. Palestrina “Dies Sanctificatus” e V. Miserachs “Cantate Domino”. Anche il bis è stato speciale, “Aprite le porte a Cristo”, dedicato a Giovanni Paolo II. Di alcuni brani, presentati via via da una corista, è stato sottolineato il ricordo colmo di gioia, emozione e soddisfazione per averli eseguiti in concerti speciali, per esempio a Roma in S. Pietro davanti a Papa Giovanni Paolo II e poi a Benedetto XVI.
Spontanei, convinti e fragorosi sono venuti gli applausi di un pubblico alzato in piedi, emozionato da una musica di così alto livello.
Nel ringraziare, il parroco ospitante, Don Benedetto Minchella, ha affermato che durante il concerto sembrava proprio di sentire presente Pio Di Meo; poi, con un anno di anticipo, ha invitato il Coro a tenere un concerto in un giorno da stabilire del 2017, anno in cui si celebrerà il 70° anniversario della riapertura della chiesa di S. Antonio dopo la guerra; era l’8 dicembre 1947 quando la chiesa fu riconsacrata dall’Abate Rea, quindi certamente dall’8 dicembre 2016 cominceranno le celebrazioni ed il Coro Maria SS.ma de’ Piternis è fin d’ora prenotato.
Anche il Sindaco Giuseppe Golini Petrarcone si è molto complimentato con il Coro per la bella serata offerta ed ha annunciato che lo scorso 18 novembre, l’Amministrazione Comunale ha avviato l’iter (quello particolare, previsto nel caso di persone morte da meno di dieci anni) per intitolare al Maestro Pio Di Meo il plesso scolastico di via Pascoli, facente parte del 1° Istituto Comprensivo della città. Questo per poter ricordare in modo perpetuo questo illustre cittadino di Cassino. Un grandissimo applauso ha accolto queste parole.
Infine il Direttore del Coro, M° Giovanni Battista De Simone, ha detto che certamente in una serata così, il Maestro avrebbe voluto meno parole e più Musica, ma non poteva fare a meno di comunicare la sua gioia nel constatare la presenza del Maestro, la sua anima, la sua musica, nel concerto. “Ho avuto proprio l’impressione – ha aggiunto con commozione – che la mia mano, come faceva un tempo il Maestro, fosse guidata da lui e le voci sono venute fuori come non ho mai sentito in 22 anni. Sono voci che lui stesso ci ha creato, formato, forgiato, guidato come faceva quando veniva tanto ardentemente e con gioia a Cervaro, dopo una estenuante giornata di lavoro in Conservatorio a Campobasso, lui veniva e basta, con tutta la sua abnegazione”. Ed ha aggiunto: “Sono felice perché ho sentito le voci così belle: le voci, e non le parole hanno ricordato questo uomo che è presente. Diceva il grande drammaturgo del IV sec. a.C. Menandro: Muor giovane colui che al cielo è caro: se è caro al cielo, è vero anche che il cielo provvede a farlo essere ancora presente tra noi; è soltanto assente fisicamente ma la sua presenza è viva nel cuore di tutti e nella musica. La mia lode personale traduce la sua grandezza prima di tutto di uomo e di artista. Io in vita mia – ha affermato con forza – non ho mai conosciuto un musicista così serio e così per nulla invidioso degli altri! Era grande perché era generoso”. Ha poi voluto ringraziare due voci maschili, Giacomo Cellucci, ex allievo del M° Di Meo, e Piercarlo Gugliotta, che per questo concerto hanno accettato volentieri di aggiungersi al Coro, altrimenti troppo scarso di voci maschili.
In chiusura il Maestro del Coro ha ricordato una frase del M° Pio Di Meo: “La Musica è la porta ultima del mondo sensibile aperta la quale c’è Dio”.
Adriana Letta