Il Concerto “Tota Pulchra”

Nella chiesa di S. Antonio di Padova in Cassino, musica sacra di alto livello per il 70° anniversario della riapertura al culto della chiesa restaurata dopo la distruzione bellica

Nella vigilia della solennità liturgica dell’Immacolata e del 70° anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale di S. Antonio a Cassino, un’altra preziosa perla si è aggiunta alla ormai lunga collana di eventi speciali organizzati per celebrare con solennità la ricorrenza. Un concerto di musica sacra dedicato a Maria Immacolata, la Tota Pulchra per eccellenza, giovedì 7 dicembre, ha raccolto in chiesa molte persone per ascoltare il Coro polifonico “Maria SS.ma de’ Piternis” di Cervaro, diretto dal M° Giovanni Battista De Simone.

Colma la chiesa, densa l’attesa. Si conosceva l’alto livello del Coro, che vanta una storia lunga 24 anni ed un curriculum di tutto rispetto, con esibizioni e concerti in molte città e partecipazione a concorsi nazionali con importanti riconoscimenti e classificazioni; inoltre si sapeva che il parroco Don Benedetto Minchella da molti mesi lo aveva “prenotato” per questo importante concerto per il 70° della chiesa. E l’attesa non è stata delusa.

Il Coro “Maria SS.ma de’ Piternis” si è schierato ai piedi dell’altare e davanti ha preso posto la Piccola Orchestra di archi e fiati (I Violino, II Violino, Viola, Violoncello ed Oboe), composta di giovani valenti artisti diplomati presso il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone, che con la loro maestria arricchiscono e impreziosiscono i brani musicali eseguiti dal Coro, un vero “valore aggiunto”. Presente e pronto l’Organista che da sempre accompagna il Coro di Cervaro, il M° Walter Di Zazzo, molto apprezzato; una corista presentava volta per volta i brani che andavano ad eseguire. Dunque, le premesse c’erano tutte. E infatti, quando le note hanno cominciato a invadere lo spazio sacro, effettivamente si è proprio sentito un alone di sacralità riempire la chiesa, non solo per il luogo, ma proprio anche per le scelte musicali e per la bravura e la finezza di esecuzione. Emozioni e sentimenti alti. Si è cominciato con l’Inno Pontificio di Gounod per passare a mons. Marco Frisina, di cui sono stati eseguiti vari brani: Pacem in terris, Tu sei Pietro, O alto e glorioso Dio, Giovanni; e ancora, di G.P. da Palestrina Sicut cervus, e di Scarlatti Exultate Deo, Adiutori nostro. Terminata questa prima parte, c’è stato uno splendido intermezzo – omaggio a S. Benedetto – con il gregoriano “Gaudeamus” eseguito da sole voci virili, come pure Cantate Domino  di H.L.Hassler.

Anche il II tempo non è stato certo da meno: ancora Frisina con lo stupendo brano Vergine Madre, con le parole della Preghiera di S. Bernardo nel Paradiso di Dante; poi il raffinato Ne timeas, Maria! di J. Klimek, il maestoso O magnum mysterium di M. Lauridsen, il vivace Joy to the world di Haendel, il tradizionale e conosciutissimo canto natalizio Adeste Fideles ed infine Sancta Maria Mater Dei di Mozart.

Scroscianti e convinti gli applausi con cui il numeroso pubblico ha accolto le esecuzioni. C’era quasi da trattenere il fiato per poter ascoltare al meglio. Il Parroco Don Benedetto ha ringraziato il Direttore, i Musicisti ed il Coro, affermando che il concerto aveva davvero esaltato Maria, che in questo giorno si festeggia con il titolo di Immacolata, e si era anche ben adattato al tempo liturgico di Avvento che stiamo vivendo grazie al brano su Giovanni Battista. Ha poi consegnato al M° De Simone una targa-ricordo. A sua volta il Maestro ha ringraziato calorosamente, ricordando l’occasione in cui Don Benedetto a febbraio lo aveva invitato per questa data in parrocchia. Non poteva mancare un bis, che volentieri gli artisti hanno regalato al pubblico con un Alleluja polifonico che ha degnamente concluso una serata davvero magnifica.

Adriana Letta

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