Giornata di festa per la Comunità della Chiesa Madre di Cassino che, dopo anni di catechesi, oggi, 25 ottobre, ha accompagnato 30 ragazzi della stessa parrocchia, nel ricevere il sacramento della Confermazione.
Sì, Confermazione di quella grande unzione ricevuta con il Battesimo, mediante il Sigillo che noi riceviamo attraverso il segno della croce sulla fronte, che è come un’impronta che ci rende simili a Gesù Cristo.
E’ un segno di appartenenza e di somiglianza con Gesù.
Il Vescovo nell’omelia ha ricordato ai giovani Cresimati quanto sia importante il Sigillo ricevuto con questo Sacramento, i sette doni dello Spirito effusi su di loro servono a far sviluppare le tre virtù teologali.
La Fede, virtù per la quale noi crediamo in Dio e a tutto ciò che egli ha rivelato all’uomo e che la Chiesa ci propone di credere, perché Dio è la stessa Verità. Con la Fede l’uomo si abbandona liberamente e completamente a Dio per fare in pieno la sua volontà;
la Speranza, virtù per la quale noi desideriamo e aspettiamo da Dio la vita eterna come nostra felicità, riponendo la nostra fiducia nelle promesse di Cristo e appoggiandoci all’aiuto della grazia dello Spirito Santo. La vera Speranza, sottolinea il Vescovo, viene solo da Gesù;
la Carità, virtù per la quale amiamo Dio al di sopra di tutto e il nostro prossimo come noi stessi per amore di Dio. La carità è il vincolo di tutte le altre virtù, che anima, ispira e ordina. La carità rimane l’unica opportunità per l’uomo d’oggi ovvero la sua trasformazione in homo novus, e nel contempo un monito, colmare il vuoto di carità per quel tanto di dolcezza che cade dal cielo con la luce del sole.
Inoltre il Vescovo, richiamando il Vangelo del giorno, sottolinea come Gesù non attribuisce la guarigione del cieco al suo intervento, ma alla fede dello stesso Bartimeo.
Noi riceviamo da Dio nella misura in cui crediamo che Lui possa e voglia darci quanto chiediamo.
Il punto è che noi chiediamo sempre cose molto spesso, materiali e superficiali; la guarigione fisica, il lavoro, la realizzazione, gli affetti; ci sarebbero però doni ben più grandi che potremmo chiedergli e che lui sarebbe disposto a darci, eppure, chissà perché sono proprio quelli che noi non chiediamo mai.
La pace, l’amore, la santità, le virtù… sono questi i doni veramente importanti che cambierebbero radicalmente la nostra vita: questi doni sono come ponti che ci fanno già vivere una dimensione di eternità, anche se restiamo immersi nella nostra realtà quotidiana.
E dopo questa grande effusione di Spirito non si può che augurare ai 30 confermati in Cristo Gesù, per mezzo del Suo Santo Spirito, di mettere sempre a frutto nella loro vita i doni ricevuti in questo giorno speciale e non dimenticarsi mai di seguire l’unica via giusta che conduce alla salvezza, quella tracciata da Gesù con questo Sigillo.
– Aurora Capuano