Ascoltare, conoscere, seguire
I missionari delle comunità neocatecumenali di San Domenico e Roccasecca si preparano ad un nuovo ed intenso impegno nelle piazze della nostra Diocesi. Il loro incontro di ieri, 19 aprile, presso la Sala Courrier della Basilica di San Domenico Abate, in Sora, oltre alla presenza di don Felice Calò e don Sante Bianchi, ha vissuto la gioia di condividere questa esperienza con il Vescovo Gerardo Antonazzo, che nel corso della Liturgia della Parola ha consegnato il mandato missionario impartendo la sua benedizione.
Dopo il saluto del responsabile della comunità, l’avv. Bruno Forte, che ha accolto il presule presentando i quattro gruppi della locale comunità e i tre provenienti da Roccasecca, ha annunciato il loro prossimo impegno di evangelizzazione, che porterà l’Annuncio, il Kerygma, che offre l’olio nuovo che illumina la Chiesa.
Dopo la lettura dei testi della liturgia odierna, sono seguite le riflessioni personali di alcuni dei presenti, nel momento della condivisione delle proprie esperienze alla luce della Parola, noto come momento della risonanza. Ha poi preso la parola mons. Antonazzo, che ha incentrato il suo intervento sul Vangelo del Buon Pastore, un testo breve, sulla scia di quello di domenica scorsa. Questa pagina del Vangelo di Giovanni, ha sottolineato il Vescovo, ci invita a riflettere su tre verbi: ascoltare, conoscere e seguire.
Ascoltare è oggi il verbo più debole, più fragile, perché le voci si duplicano, si fanno confuse. «Bisogna recuperare il senso, la grazia dell’ascolto di Dio, attraverso cui esercitare l’ospitalità del mistero. La Parola di Dio deve trafiggere il cuore, come ricorda San Pietro». Ed è l’ascolto che apre la strada al secondo verbo, conoscere. La Parola aiuta ad incontrare qualcuno: il suo contenuto non è un qualcosa, ma una Persona, essa ci deve portare ad entrare in relazione con Cristo. Ed ecco presentarsi il terzo verbo, quello della sequela, che diventa così bisogno di una risposta. «La missione ruota intorno a questi tre verbi fondamentali, è l’Annuncio di una Parola che rivela una presenza viva, in un mondo non omogeneo, indifferente, confuso. Se questa è stata la forza delle prime comunità cristiane, lo stesso deve essere per noi». Al termine della Liturgia, il Vescovo ha affidato il mandato ai missionari, impartendo su di loro e sui loro crocifissi la solenne benedizione, affinché siano, come la Croce, segno di misericordia in particolare nella straordinaria grazia di questo Anno giubilare.
L’ impegno dei missionari inizierà il primo Maggio ad Isola Liri Chigi. Nelle domeniche successive nelle altre piazze.
Carla Cristini
Foto Rosalba Rosati