Giornata di studio a Cassino
Un interessante convegno si è tenuto sabato 16 aprile nella sala degli Abati presso la Curia in piazza Corte a Cassino, per iniziativa del Centro di Psicologia umanistica sotto l’egida della Società Italiana di Neuroetica e di Filosofia delle Neuroscienze, sul tema “Il futuro prossimo della Neuroetica e della Filosofia delle Neuroscienze“, per fare il punto sui risultati di tali discipline e indagare sulle prospettive future.
Potrebbe sembrare un ambito di ricerca riservato agli “addetti ai lavori”, ma fin dalle prime battute, grazie sia alla presidenza della dott.ssa Maria Felice Pacitto e alla sua capacità di porgere, sia ai vari relatori che si sono alternati al microfono, alla loro chiarezza espositiva e alla disponibilità a rispondere alle domande del pubblico, sia alla grande attualità degli argomenti affrontati, si è subito rivelato un momento di grande interesse per tutti, non solo neurologi e filosofi. Presenti, infatti, moltissimi giovani studenti, non solo universitari, ma anche delle scuole superiori cittadine, tra cui spiccavano per numero, interesse e partecipazione, gli alunni del Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “Varrone”.
Nella sessione mattutina, ad attirare l’attenzione del folto pubblico è stato per primo il prof. Alberto Oliverio, dell’Università di Roma Sapienza, che ha parlato su “Memoria, identità e neurodegenerazioni“, illustrando dapprima i vari aspetti della memoria, legati all’identità della persona, e poi le possibili degenerazioni, dovute all’età avanzata e in particolare al morbo di Alzheimer nei suoi vari stadi.
Il prof. Paolo Pecere, dell’ateneo cassinate, ha intrattenuto poi i presenti su “Scienza e mitologia della coscienza” e, a chiudere la sessione mattutina, la prof.ssa Michela Balconi, dell’Università Cattolica di Milano, su “Neuroeconomia e decisione tra cognizione ed emozione“: relazioni tutte molto stimolanti, sempre seguite da un momento di dibattito e chiarimento.
Dopo la pausa pranzo, i lavori sono ripresi con gli interventi del prof. Andrea Lavazza, del Centro Universitario Internazionale di Arezzo, che ha parlato su “La sfida del potenziamento cognitivo“; infine il prof. Matteo Cerri, dell’Università di Bologna, sul tema “Verso l’ibernazione umana: gli aspetti neuroetici“, aprendo prospettive avveniristiche e piste poco conosciute ma davvero interessanti.
Argomenti che toccano l’intima essenza dell’essere umano, affrontati dal doppio punto di vista, scientifico ed etico, perché in questi ambiti neuroscienze e neuroetica più che mai si dimostrano complementari e interdipendenti, ne va di mezzo l’identità e la dignità dell’essere umano. Al termine del Convegno, anche il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo, ha voluto incontrare gli organizzatori ed i relatori di un simposio così importante ed arricchente, per un momento di saluto e di confronto, e per esprimere il suo apprezzamento per un lavoro tanto alto, complesso e delicato ma anche tanto determinante per il rispetto che si deve alla dignità di ogni essere umano. Un Convegno stimolante ed arricchente sicuramente per tutti.
Adriana Letta