Stipulata tra Diocesi e Tribunale di Cassino la Convenzione per dare agli imputati ammessi alla prova la possibilità di svolgere attraverso la Caritas diocesana attività lavorative non retribuite in favore della collettività
Diventa ufficiale e operativa l’importante Convenzione che la Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo ha stipulato con il Tribunale di Cassino, riguardante i lavori di pubblica utilità. Martedì 28 novembre, in un cordiale incontro tra il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo ed il Presidente del Tribunale dott. Massimo Capurso, rappresentante il Ministero della Giustizia, è stata definitivamente approvata la bozza della Convenzione del 3 ottobre 2017. Erano presenti, nell’ufficio della Presidenza del Tribunale, anche il Direttore Amministrativo dott.ssa Lidia Di Bello, Don Toma Akuino Teofilo, Direttore della Caritas diocesana e Giuseppe Lauro e Angela De Felice, operatori della Caritas diocesana sez. Cassino.
In base a tale Convenzione, articolata in una Premessa e 9 articoli, la Diocesi, tramite la Caritas, si farà carico di organizzare lavori di pubblica utilità, cioè “prestazioni non retribuite in favore della collettività, di durata non inferiore a dieci giorni, anche non continuativi”, da svolgere nelle proprie strutture, di “assistenza sociale, sanitaria e di volontariato, nel rispetto delle specifiche professionalità ed attitudini lavorative” dei soggetti da inserire in tale percorso lavorativo, cioè gli imputati ammessi alla prova dal giudice. Ovviamente nel pieno rispetto della legge, in particolare con il disposto dell’art. 168 bis c.p. e in piena collaborazione e intesa con l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna, soprattutto per quanto concerne il programma di trattamento. Inoltre la Caritas Diocesana garantirà “la conformità delle proprie sedi alle norme in materia di sicurezza e igiene”, nonché la copertura assicurativa. Così pure si occuperà, attraverso suoi referenti, di coordinare e monitorare le prestazioni lavorative, comunicando in itinere eventuali problemi ed ogni eventuale variazione e infine di redigere una relazione finale.
La Convenzione, che annovera la Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo nell’elenco degli enti convenzionati presso la cancelleria del tribunale, pubblicato anche sul sito internet del Ministero, ha la durata di 5 anni e potrà essere rinnovata d’intesa tra i contraenti.
Ora, dunque, si può dare attuazione a questo importante accordo che mira ad affiancare i detenuti nel percorso di rieducazione e risocializzazione prima di tornare in libertà, perché tale momento sia il più possibile positivo per loro, per le loro famiglie, per la società intera. E’ ormai dimostrato, dati alla mano, che il lavoro ha un’importanza fondamentale in questo itinerario di recupero di sé e della propria responsabilità personale e sociale. E la Caritas diocesana da molti anni lavora nella pastorale carceraria con molte diverse iniziative, tutte miranti allo scopo di far riacquistare alle persone che hanno sbagliato, consapevolezza e dignità. Grazie a questa Convenzione, oggi c’è un importante strumento in più, ma è altrettanto importante che la comunità diocesana accompagni il lavoro concreto della Caritas con la preghiera.
Adriana Letta
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