#coronavirus: Distanti ma uniti

I social ecclesiali tengono unite le  comunità

Questi tempi difficili dettati dall’emergenza coronavirus, di reclusione in casa e di chiese aperte solo alla preghiera personale, mettono alla prova le comunità ecclesiali, costrette a non incontrarsi per le celebrazioni. E’ giusto, è per il bene di tutti e di ciascuno, ne siamo tutti consapevoli e con responsabilità accettiamo le norme restrittive nonostante sofferenza e difficoltà. Ma, come i Vescovi italiani hanno pubblicamente dichiarato: “L’accoglienza del Decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica”.

Eppure, lo stare fisicamente lontani non disgrega le comunità, anzi accende il desiderio di comunicare e dunque l’uso dei social si è oltremodo intensificato. In Diocesi ha iniziato il Vescovo Gerardo Antonazzo domenica 8 marzo, celebrando nel pomeriggio una Messa, preceduta dalla recita del Rosario, nella Basilica Santuario di Canneto, trasmessa in diretta streaming tv, con l’Atto di Affidamento alla Vergine Bruna di tutta la comunità diocesana. In quella occasione ha inviato un Messaggio di speranza e di incoraggiamento, per restare “forti e saldi nella vita spirituale”, invitando tutti a compensare il digiuno eucaristico col dare più spazio alla Parola di Dio come nutrimento dell’anima. Sono stati momenti forti e significativi che ognuno può vedere o rivedere sul sito o sulla pagina facebook della Diocesi.

Poi il Vescovo ha stabilito un appuntamento quotidiano fisso fino al 3 aprile, periodo in cui non si possono celebrare messe con la presenza dei fedeli: ogni giorno alle 18,30 viene trasmessa in diretta streaming la Messa che egli celebra nella cappella dell’Episcopio in Sora.

Ma anche le parrocchie, moltissime, i gruppi, i movimenti si sono organizzati con video di preghiera in diretta, allo scopo di raccogliere la comunità in momenti di spiritualità ed accompagnarla e guidarla a superare con fede questo difficile momento. Così nessuno si sente solo e la preghiera, virtualmente, diventa comunitaria, capace di nutrire il senso di appartenenza, di far sentire vivo lo spirito di unità e la volontà di vivere il periodo quaresimale meglio di sempre, come un vero, profondo percorso spirituale. Ogni fedele viene così ad avere un’ampia scelta, di emittente e di orario, a livello locale, diocesano o nazionale, per seguire la Messa, la Via Crucis, il Rosario, la lectio divina… e sempre riceve conforto, sprone, luce. In lui cresce un gran senso di gratitudine e anche di pace e di fiducia, di rispetto e di condivisione. Distanti ma uniti. Grazie al Vescovo, ai tanti parroci, ai tecnici della comunicazione. Grazie alla potenza dei social che mettono in contatto e permettono di interagire. O piuttosto, soprattutto grazie alla potenza della Parola di Dio, che penetra nell’anima, dona la forza di affrontare la difficile prova, aiuta e “impegna in una profonda e seria revisione di vita”, prepara veramente alla resurrezione della Pasqua!

Adriana Letta

 

    Preghiera di liberazione dall’epidemia

A te Vergine Bruna di Canneto, aurora di speranza,

rivolgiamo la nostra preghiera di affidamento filiale,

bisognosi della tua particolare intercessione

in questo tempo di prova e di paura. Nel dolore

non ci sentiamo soli perché tu sei nostra madre.

Sostieni la nostra debolezza e fragilità,

gravemente esposti alla malattia fisica.

Con la tua carezza materna sciogli le nostre ansie.

Il tuo dolore ai piedi di Gesù crocifisso

ottenga per noi il perdono di ogni inimicizia,

ci purifichi dal virus dell’odio e del disprezzo,

guarisca l’indifferenza che semina morte.

Risana, o Madre, il cuore infetto di egoismo;

liberaci da ostili pensieri e azioni di male.

Converti la nostra vita alla parola del tuo Figlio:

la sua potenza ci salva, la sua presenza guarisce.

O Maria, insegnaci a confidare in Gesù,

vero maestro e datore di vita nuova. Amen.

+ Gerardo, padre vescovo

 

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