Ancora pochi giorni per sottoscrivere la petizione (promossa dal Comitato Difendiamo i Nostri Figli nato dopo la manifestazione del 20-6-2015) che chiede – a deputati e senatori – di bloccare l’esame parlamentare del disegno di legge Cirinnà che intende introdurre il matrimonio e l’adozione omosessuale, con la legittimazione della pratica barbara dell’utero in affitto. Ieri, i fratelli del Cammino Neocatecumenale di San Domenico Abate in Sora FR hanno allestito un tavolo alla fine di ogni messa della domenica con i moduli di raccolta e distribuendo volantini esplicativi della vicenda (in allegato). Con calma e pazienza hanno spiegato alle persone più anziane ma soprattutto ai giovani (troppe volte pieni di falsi pregiudizi comunicati dai mass-media e dall’ambiente in cui vivono) come questa proposta di legge – dietro i buoni propositi di tendere al riconoscimento di diritti e all’eliminazione di discriminazione per gli omosessuali – sia, invece, un pericolosissimo tentativo di cambiare la visione sull’Uomo e sulla Famiglia che abbiamo fino ad ora avuto dalla Creazione (i non credenti la chiamino Natura) e dall’insegnamento della millenaria civiltà umana; e, per i credenti, dalla Rivelazione di Cristo e della Chiesa (come illustrato nei depliant informativi in allegato). Non c’è alcuna discriminazione nel non riconoscere agli omosessuali il diritto a sposarsi: il matrimonio è cosa diversa e si possono regolamentare le unioni omo (ma anche etero di chi non si voglia sposare) in altro modo che risulta perfettamente legittimo ed in linea con quanto “ci chiede l’Europa” (frase spesso usata per abbattere ogni resistenza). Intanto, va chiarito che l’Europa non ci chiede di introdurre il matrimonio omosessuale ma solo di regolamentare i diritti di due omoesessuali che decidano di vivere insieme; insomma, l’Italia non è obbligata a fare ciò con il matrimonio. Se questa previsione normativa fosse approvata, insieme ad altre quali il disegno di legge Scalfarotto (che prevede il reato di “opinione” di “omofobia”; per chi la pensa diversamente e predica e pratica un’altra visione della vita, della famiglia e dell’Uomo: maschio e femmina) e il disegno di legge Fedeli (che prevede l’imposizione della teoria di genere o Gender in tutte le scuole di ogni ordine e grado a partire dall’asilo; insegnamenti, peraltro, già in parte proditoriamente introdotti con la L. 107 del 2015 sulla Buona Scuola a colpi di fiducia lo scorso 8-7-2015) assisteremmo nei prossimi anni ad una rivoluzione antropologica che – sovvertendo la visione naturale dell’Uomo – porterebbe all’introduzione di un nuovo modello di società con conseguenze inimmaginabili sulla vita delle persone e sui nostri figli. Noi DICIAMO DI NO e difenderemo i nostri figli insieme a coloro che – di altri credo, laici, non credenti e anche omosessuali – la pensano diversamente e non vogliono CHE UN’ALTRA IDEOLOGIA provi ancora a colonizzare (come dice Papa Francesco) l’umanità e giunga, come accaduto già in America e in molti Stati Europei) nel nostro Paese già afflitto da tanti gravi (e riteniamo più urgenti) problemi. Invitiamo, quindi, tutti ad organizzare per il prossimo fine settimana tavoli fuori dalle Chiese per la raccolta delle firme (da inviare anche autonomamente al Comitato indicato in calce). Lo facciamo con le parole di San Giovanni Paolo II Ci alzeremo in piedi ogni volta che
la vita umana viene minacciata… Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l’autorità di distruggere la vita non nata… Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un pesovo solo come un mezzo per soddisfare un’emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio… Ci alzeremo quando l’istituzione del matrimonio viene abbandonata all’egoismo umano… e affermeremo l’indissolubilità del vincolo coniugale… Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche… e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell’individuo ma anche per quello della società… Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l’energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia…
Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.
Ci auguriamo che questo possa essere il primo passo per costituire in Diocesi un comitato permanente che si preoccupi di annunciare la “Misericordia di Dio per un nuovo Umanesimo” e non quello che ci propongono che si opponga a queste nuove ideologie, proponendo anche la revisione delle leggi che attaccano la Vita e la Famiglia (soprattutto l’aborto), istituendo percorsi formativi che accompagnino le persone ferite dalla facilità con cui si distrugge il vincolo matrimoniale (divorzio … soprattutto nella versione c.d. breve) ed opponendosi alle leggi già in cantiere sull’eutanasia.
– SE NON ORA: Quando?
– SE NON TU: Chi?
– SE NON QUI: Dove?
– Bruno Forte, responsabile Cammino Neoc. San Domenico Abate Sora FR
Petizione-DNF-Firme-Cartacee-210815
Francia, gay_ «Noi siamo contro il matrimonio omosessuale» _ Tempi.it