Domenica 26 Giugno, nella Chiesa Madre di Casalvieri, sedici ragazzi delle parrocchie dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista di Casalvieri, S. Maria Assunta di Terelle e S. Maria Assunta di Belmonte Castello hanno ricevuto il sacramento della Confermazione.
Questa collaborazione tra le tre comunità parrocchiali è stata proposta dai parroci don Alessandro Recchia e don Angelo Moncelli e subito ha incontrato l’entusiasmo delle catechiste, dei ragazzi e dei loro genitori rendendo possibile trascorrere due magnifiche giornate insieme a Terelle all’insegna della Fede e dell’amicizia in preparazione alla Santa Cresima.
I ragazzi e le ragazze, visibilmente emozionati e coscienti dell’importanza del Sacramento che stavano per ricevere, hanno ascoltato con attenzione l’omelia di S.E. Mons. Gerardo Antonazzo, il quale, partendo dal Vangelo e dalle Letture del giorno, ha spiegato che non era quel giorno che i cresimandi incontravano Gesù per la prima volta, perché il primo vero incontro c’è stato nell’evento battesimale quando sono diventati “Figli della Luce”, dall’antico nome del Battesimo detto proprio Sacramento dell’Illuminazione. Questo incontro nel Battesimo con Gesù, Luce di Verità,li ha già resi cristiani alla sua sequela, ora il punto è proprio non tornare indietro, ed ecco perché la Cresima è chiamata Confermazione, chi conferma non è disposto a tornare indietro. È proprio Gesù che non è tornato indietro ma che continua a confermare il Suo amore per noi, è proprio l’amore che fa crescere come figli della luce, come persone libere dalla schiavitù. Molto spesso non ci rendiamo conto di essere schiavi di tante cose, ma Gesù viene nella nostra vita a liberarci dal peccato rendendoci liberi. San Paolo nella lettera ai Galati afferma che la libertà non è un pretesto per fare quello che si vuole ma libertà vuol dire mettersi, mediante l’amore, al servizio degli altri. Nessuno ha il coraggio di dire che la libertà è servizio, non comando. La libertà è decidere per amore di mettere la propria vita a servizio degli altri. Quando si ama e si serve l’altro il cuore è libero perché sta facendo del bene, perché il bene edifica, costruisce, il male distrugge. Mediante l’amore possiamo essere gli uni a servizio degli altri e quando viviamo così siamo liberi. Una mamma è quotidianamente e costantemente a servizio dei suoi figli, potrebbe sembrare una schiavitù ma invece non è così perché è l’amore che rende liberi e più si ama e più si è felici. La libertà è rappresentata dal motivo per cui facciamo le nostre scelte e compiamo le nostre azioni. Questo è l’amore dello Spirito Santo. La libertà la mettiamo in gioco ogni giorno, man mano che cresciamo, essere liberi vuol dire donarsi a qualcuno, non c’è persona più schiava di una persona egoista. Ed ecco che nella vita giunge il dono della Cresima, si deve confermare il nostro amore, essere esempio di persone che pongono la loro vita a servizio degli altri.
Grande emozione anche per i padrini e le madrine durante il momento della Crismazione, consapevoli di essere ora un punto di riferimento ed un esempio di vita cristiana.
Dopo la benedizione finale, immancabile foto di rito con il Vescovo che ha poi consegnato ai ragazzi un pensiero preparato dai due parroci a ricordo di quel momento.
Martina Torti