Un cuore saggio che sappia amare con gratuità
Si è svolta oggi nella parrocchia di San Giovanni Battista in Sant’Angelo in Theodice la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Monsignor Gerardo Antonazzo, dove 21 ragazzi della parrocchia e della chiesa di Santa Maria della Valle, hanno ricevuto il sacramento della Confermazione. La cerimonia, presieduta dal vescovo diocesano Monsignor Gerardo Antonazzo e concelebrata dai parroci Don Nello Crescenzi, Don Luigi D’Elia e Don Elder Antoine Brevil, è stata, per i ragazzi e le catechiste Rosalia ed Alessandra, un’esplosione di emozioni, tanta gioia e spiritualità dopo il lungo percorso catechistico.
Il Vescovo nella sua omelia ha ricordato di quanto tutti abbiamo bisogno che lo spirito aiuti il cuore umano a fare tesoro della sapienza e del timore di Dio, cioè dell’ascolto della parola di verità. Senza la parola di Dio il cuore è imbrogliato e imbrigliato, è reso schiavo di illusioni e delusioni;ecco perché ci si sente smarriti, perché manca la centralità della parola di Dio che, come sorgente di acqua fresca, nutre il cuore e lo rende sapiente cioè lo rende gustoso, lo rende capace di gustare la verità, la verità che viene da Dio sorgente della vita.
Gesù con un esempio molto semplice ci aiuta ad avere un cuore saggio, sapiente perché ci indica con un insegnamento molto lineare, lo stile della nostra vita, cioè che cos’è che rende bella la nostra vita: un cuore saggio. Il Vescovo, riferendosi al Vangelo sottolinea l’importanza della gratuità, gratuità come valore del cuore che è saggio e che restituisce una vita bella, non quella bramosia di successo. La gratitudine a Dio rende il cuore sapiente e ci aiuta ad apprezzare la vita perché non dovrebbe succedere, non deve succedere che poi quando qualcosa nella nostra vita va storto, ce la prendiamo con colui al quale non abbiamo mai detto grazie ma gli diamo delle colpe: Dio. Il nostro cuore diventa saggio e ce lo dice Gesù, soprattutto quando il cuore lo facciamo amare, il cuore è fatto per amare, non per prendere, ma per dare, ma noi invece al cuore imponiamo delle azioni contrarie alla sua natura e lo intossichiamo perché vogliamo che faccia una cosa che non è del cuore. Se siamo grati a coloro da cui riceviamo, allora impariamo anche a dare senza pretendere.
Che lo Spirito Santo, scenda sui ragazzi in pienezza per tutta la vita e la cresima, per quanti l’abbiamo ricevuta, si ravvivi quel dono ricevuto che forse, non abbiamo saputo custodirlo per quello che poteva significare e fruttificare per una vita veramente sapiente, per un cuore saggio, per una vita bella perché spesa secondo la verità di Dio che corrisponde alla verità del cuore umano e dell’animo umano e che non dobbiamo mai tradire.
Foto Loredana Fargnoli