IL VESCOVO AD ARPINO PER LA FESTA DELLA MADONNA DEL CARMINE
«Alla scuola di Maria, che ha vissuto pienamente l’intimità con Gesù, impariamo anche noi a stare con Gesù, fin sotto la croce, e ad essere missionari con la stessa prontezza che Lei ha dimostrato nella visitazione ad Elisabetta». E’ l’invito che il vescovo diocesano Gerardo Antonazzo ha rivolto nel pomeriggio di domenica 12 luglio alla comunità parrocchiale di santa Maria del Carmine di Collecarino di Arpino, che si sta preparando alla festa del 16 luglio in onore della Vergine del Carmine, titolare della parrocchia. Il vescovo nella sua omelia ha commentato il brano del Vangelo di Marco proposto dalla Liturgia della Parola della XV Domenica del Tempo Ordinario, mettendo in luce le due finalità per le quali Gesù scelse i Dodici: innanzitutto stare con Lui e solo dopo andare ad annunciare il regno di Dio. «E’ importante che anche le nostre comunità – ha rimarcato il vescovo- riscoprano la priorità della preghiera, del silenzio, della conoscenza del mistero di Cristo rispetto alle cose da fare e ai tanti progetti pastorali che rischiano di ridursi a puro attivismo». Solo dall’intimità con Cristo può scaturire, poi, l’annuncio missionario che, ha affermato Antonazzo, «è il vero impegno della Chiesa, in cui inoltre impariamo a non essere cristiani da soli e per noi stessi!». Riguardo al tema dell’annuncio, il vescovo ha inoltre sottolineato l’urgenza di portarlo «nelle pieghe del territorio, laddove non c’è più nulla che parli alla gente di Dio e della Chiesa», che vuol dire poi «non esaurire l’impegno dell’evangelizzazione nella dimensione del culto, perché bisogna cercare quelli che alle celebrazioni liturgiche non vengono mai». Con il vescovo ha concelebrato il parroco di Collecarino Don Salvatori Incani, mentre il coro parrocchiale ha animato i canti della liturgia. La festa ad Arpino in onore della Madonna del Monte Carmelo entra nel vivo il 16 luglio con la Messa della Grazia celebrata, come da antica tradizione, alle 4 del mattino.
– Augusto Cinelli
