Dall’Alba al Tramonto

 

 

“Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi…”
(Atti degli Apostoli 2,1-11)

 

A leggerlo oggi, il miracolo delle lingue, potrebbe apparire anche come qualcosa di “fattibile” tutto sommato.
Nel nostro mondo, infatti, i mezzi tecnici di comunicazione non mancano e sono un vero e proprio miracolo dell’uomo; e non mancano di certo poliglotti, studiosi e tante persone che hanno buona dimestichezza con molte lingue diverse.
Mi viene da pensare, allora, che anche all’epoca degli Apostoli, lo Spirito Santo operò il suo più grande miracolo non tanto nella “lingua” degli apostoli, quanto piuttosto nell’ “orecchio” di quelli che ascoltavano.
Lo Spirito Santo diede il potere alle folle di “aprire le orecchie”, cioè di intendere, di comprendere veramente il messaggio di Dio.
In altre parole, lo Spirito, operò il suo miracolo più grande: il miracolo della conversione.

 

Ti ho chiamato amore
In una lingua straniera
E mi hai capito perché
Non serve traduzione

 

C’è bisogno, allora, di poter vivere lo spirito della Pentecoste ogni giorno, dall’alba al tramonto, nel piccolo del nostro quotidiano, nella Chiesa e nel mondo. Ieri come oggi, c’è bisogno del miracolo dell’Amore dal cielo, un nuovo miracolo delle lingue…
Ora che…

I genitori non capiscono i figli e i figli non capiscono quel che dicono i loro genitori. Nella famiglia e nella coppia i dialoghi rischiano spesso di avere la stessa lingua grammaticale ma quella relazionale diventa diversa e intraducibile…
Tra un piano e l’altro del condominio o da un lato all’altro della stessa strada si aprono varchi incolmabili come tra pianeti distanti anni luce nello spazio, e si finisce di sapere dalla Tv tutto ciò che accade in Cina ma non cosa succede a dieci metri dal nostro salotto…
Il cittadino non comprende più chi lo governa: non si sente ascoltato e capito nelle sue vere esigenze personali e familiari. E a chi governa non arrivano più le voci dei più deboli della società ma solo la voce di chi grida economicamente più forte…
L’extracomunitario fatica ad integrarsi nelle leggi scritte e non scritte della società nella quale la povertà lo ha catapultato, e la società non comprende il modo di fare e il mondo stesso dell’extracomunitario che è visto come minaccia e sospetto…
Nella Chiesa le parole e i gesti sembrano sempre più intrappolati in linguaggi antichi e distanti che non scaldano il cuore e non invogliano la conversione.

 

 

Angela Taglialatela

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