Dall’utopia al progetto. I risultati della II Summer School diocesana del Progetto Policoro
«L’utopia di oggi è la realizzazione di domani», con queste parole si conclude il Decalogo dell’utopia possibile, scritto dai ragazzi che hanno partecipato alla II Summer School diocesana del Progetto Policoro, intitolata proprio Dall’utopia al progetto. Esperienze e strumenti per andare controcorrente. Sono stati tre giorni, quelli dal 28 al 30 agosto 2019, intensi e per certi aspetti unici, in cui, presso la sala convegni della parrocchia di San Pietro Apostolo in Cassino, alcuni ragazzi della nostra diocesi hanno riflettuto e dibattuto su un concetto solo apparentemente lontano e vacuo: quello di utopia. Cosa significa avere un pensiero utopico oggi e impegnarsi per realizzarlo, a grandi o piccoli passi? I relatori che hanno partecipato all’iniziativa sono stati puntuali nel proporre ai ragazzi alcune chiavi di lettura cruciali, che sono passate dall’impegno per la legalità alla consapevolezza delle conquiste democratiche, dal senso della difesa dei loro diritti alla passione per l’instancabile ricerca della verità. Il primo giorno, dopo l’introduzione degli animatori di comunità al senso di un titolo così altisonante e impegnativo, ha preso la parola Walter Bianchi, coordinatore provinciale di Libera, che ha spiegato come non basti più essere solo contro (le mafie, l’ingiustizia, l’abuso di potere), ma bisogna anche essere proattivi, ossia capaci di mettersi in gioco con consapevolezza per costruire delle comunità più inclusive, in cui la voce pulita dei tanti si sostituisca a quella corrotta dei pochi. Il secondo giorno è stato il turno di Claudio Gessi, coordinatore regionale del Progetto Policoro e responsabile regionale della Pastorale Sociale e del Lavoro. Il tema centrale è stato quello della Costituzione, o meglio il percorso storico e civile compiuto dall’Italia, e dai suo tanti giovani, per realizzarla. A una presentazione delle tappe principali che hanno portato il nostro Paese a rinascere dalle tragedie della guerra, ha fatto seguito la visita commentata a una entusiasmante mostra documentaria, allestita per l’occasione, in cui attraverso quotidiani e manifesti d’epoca si ripercorrono gli anni che vanno dal 1943 al 1948, come in un viaggio della memoria che ha ripercorso l’armistizio, la liberazione, il referendum istituzionale, l’approvazione della carta costituzionale. Il messaggio della giornata non si è discostato da quello della giornata precedente: se non noi, chi? Quale miglior modo per onorare la memoria degli uomini e delle donne che hanno lottato per condurci alla libertà se non quello dell’impegno quotidiano verso una società migliore? Il terzo e ultimo giorno è intervenuta Alessandra Romano, segretaria aggiunta della Cisl Frosinone, che ha illustrato ai ragazzi il ruolo che il sindacato può ancora assumere nella difesa degli interessi collettivi, specialmente in un mercato del lavoro frammentario come quello che i giovani si trovano oggi ad affrontare. Anche in questo caso il messaggio dell’intervento ha rafforzato e sviluppato le riflessioni precedenti: i diritti non sono un regalo o una concessione, ma vanno conquistati e meritati ogni giorno attraverso la consapevolezza del proprio tempo e l’agire comune. La Summer School si è conclusa con un positivo esperimento di scrittura collettiva, in cui i ragazzi hanno redatto il cosiddetto Decalogo dell’utopia possibile, documento conclusivo capace di esprimere nel profondo lo spirito dell’iniziativa: con uno stile tagliente e incisivo sono stati simbolicamente fissati i punti necessari per concepire, realizzare e difendere l’utopia di una società migliore. La parola utopia, va ricordato, ha non a caso un’etimologia non univoca: significa infatti contemporaneamente “buon luogo” e “nessun luogo”. Se quindi ogni utopia esprime i passi degli uomini e delle donne di buona volontà verso un miglioramento collettivo, allo stesso tempo contiene la consapevolezza di un percorso disseminato di ostacoli, in cui spesso si ha la sensazione di arretrare e di non riuscire a realizzare mai le aspirazioni migliori che ci portiamo dentro. Esattamente in questo momento critico fa irruzione la virtù cristiana della speranza, che ci invita a sognare lucidamente oltre le possibilità umane calcolabili. A breve sarà diffuso il Decalogo attraverso i canali principali del Progetto Policoro, che si aggiunge al Manifesto del lavoro che vogliamo (Summer School 2018) per rappresentare una piccola voce diversa nell’uguale frastuono odierno. Si ringrazia la parrocchia di San Pietro Apostolo di Cassino per la concessione dei locali in cui si è svolta la Summer School e tutti coloro che hanno partecipato, dai ragazzi ai relatori, donando l’entusiasmo necessario alla realizzazione di iniziative come queste.
Gli animatori di comunità del Progetto Policoro
Riccardo Evangelista e Aurora Capuano
Foto Alberto Ceccon e Aurora Capuano