Una celebrazione di ringraziamento di fine anno si è svolta con solennità nella Chiesa Madre di Cassino il 31 dicembre, secondo tradizione, con la presenza del vescovo Mons. Gerardo Antonazzo.
Il Vescovo, che poco prima aveva presenziato nella sala Restagno del palazzo Comunale alla relazione finale del Sindaco e allo scambio di auguri, in chiesa ha poi presieduto la Celebrazione Eucaristica, avendo accanto a lui attorno all’altare il Vicario Mons. Fortunato Tamburrini, Don Nello Crescenzi, Don William Di Cicco e altri parroci della Città, e infine ha presieduto il canto del Te Deum 2016. Presenti le autorità militari e civili del territorio, il Sindaco Carlo Maria D’Alessandro e membri della Giunta e del Consiglio comunale con il gonfalone della Città.
Essendo la Messa prefestiva, le letture liturgiche erano quelle della domenica 1° gennaio, solennità di Maria SS.ma Madre di Dio e Giornata mondiale per la Pace. Su questi temi il Vescovo Gerardo si è soffermato, in particolare chiedendo che cosa significa rivedere, a fine anno, il cammino compiuto. E l’insegnamento l’ha tratto dai pastori di cui parla il Vangelo di Luca, i quali escono trasformati dall’incontro con il Bambino annunciato loro dagli angeli: da persone emarginate, violente e disprezzate, divengono testimoni e annunciatori di pace, perché la loro vita è cambiata. Essi tornano e glorificano e lodano Dio per quelle cose che hanno visto e udito. Proprio questi verbi, ha fatto notare il Vescovo, indicano anche a noi come dobbiamo ritornare al cammino di questo anno trascorso, non chiedendoci che cosa abbiamo fatto, ma: che cosa il Signore ha fatto per me in questo anno? che cosa mi ha fatto capire? che cosa significa per la mia storia personale? Dobbiamo ritornare su ciò che abbiamo udito e visto con cuore attento e sapiente, come Maria, e poi glorificare e lodare il Signore anche noi, riconoscendo la sua grandezza. Ed è bene ringraziarlo non solo alla fine dell’anno, ma anche domani, all’inizio del nuovo anno, per quello che Dio compirà, proprio come Maria e Giuseppe che si affidano a Dio e dicono il loro Eccomi.
La scena della Natività, ha proseguito il Vescovo, con un Bambino, una Mamma e un Papà, è una scena di pace, Gesù è Principe della Pace. Proprio nella famiglia c’è la vera educazione a relazioni di pace. Chiediamo allora, ha sollecitato, che in tutte le famiglie ci sia davvero una educazione allo stile e agli atteggiamenti di pace, a quella nonviolenza attiva e anche creativa che crea la pace. Questo in riferimento al Messaggio che Papa Francesco ha lanciato al mondo per il 1° gennaio 2017, 50ª Giornata Mondiale per la pace, dal titolo: La nonviolenza: stile di una politica per la pace.
Dopo l’Eucaristia, prima della solenne benedizione finale, è stato il Vescovo ad intonare, con le parole Te Deum laudamus, il canto del ringraziamento, per esprimere la gratitudine filiale a Dio per l’amore con cui ha vegliato su noi suoi figli e ha disposto ogni cosa, gioie e dolori, per il nostro bene. Il canto è proseguito in forma solenne alternando la voce della Schola cantorum a quella dell’assemblea guidata da Don Nello Crescenzi.
C’è stato spazio, infine, per i saluti e lo scambio di auguri tra tutti i presenti.
Adriana Letta