Riaperta al culto la chiesa di San Vincenzo Ferreri
Nonostante il freddo e la pioggia battente e le restrizioni per la sicurezza anti-Covid, la comunità di S. Vincenzo si è riunita nella Cappellania dove la statua dell’amato Santo è ritornata dopo il lungo periodo di assenza dovuta alla chiusura per restauro. Le distanze fisiche sono state rispettate, ma nonostante ciò l’emozione era viva e palpitante, tutti i presenti si sono sentiti uniti e stretti da un calore diverso che ha scaldato il cuore. Dopo una trepidante attesa, finalmente “L’Apostolo dell’Apocalisse” è stato riposizionato nella sua chiesa. Il cammino del restauro e della riapertura non è stato semplice, ma è avvenuto grazie alla determinazione del Nuovo Comitato Giovani, all’impegno della Famiglia Guglietti-De Gasperis, dei tanti emigrati e alla comunità di S. Vincenzo Ferreri.
Tanta è stata la partecipazione dei fedeli, con gioia e gratitudine hanno voluto ringraziare il Signore del dono ricevuto, visitando la chiesa dalla domenica mattina fino alla celebrazione solenne del pomeriggio presieduta dal vescovo Gerardo Antonazzo, il parroco don Francesco Cancelli e alcuni presbiteri della zona di Sora.
L’omelia del Vescovo è stata molto coinvolgente e profonda ricca di spunti di riflessione: … “La restaurazione di un luogo sacro caro ai fedeli è un evento di straordinaria bellezza, soprattutto dal punto di vista liturgico. Pietro nella sua lettera, scrive dei cristiani paragonandoli come pietre vive che compongono il grande edificio spirituale che è la Chiesa. La dignità di un tempio la fa la Santità della comunità che ne celebra i divini misteri…non è tanto bella questa chiesa senza coloro che dentro vi pregano. Oggi è veramente BELLA NELLA SUA PIENEZZA, LE PIETRE E LE PERSONE.
Questo tempio sappiamo bene è dedicato a S. Vincenzo Ferreri…la tromba di Dio…che è raffigurato anche nell’arte che lo rappresenta, un grande predicatore. Vincenzo ha annunciato la Parola di Dio, predicando in varie parti d’Europa e in Italia con forza, veemenza, convinzione… oggi in una prospettiva di Chiesa in uscita è questo un esempio da imitare…predicatore infaticabile del Vangelo per richiamare gli uomini all’attesa vigilante del Giudizio di Dio. Ripercorrendo la celebrazione è tutta impreziosita dal richiamo del ritorno del Signore, Egli ritornerà e noi dobbiamo essere vigili e attenti. Sempre nella messa proclamiamo questa Verità , ma poi viviamo come se il Signore non solo non dovesse più tornare, ma come se non esistesse. Questa predicazione in S. Vincenzo è esemplare, non c’è annuncio del Vangelo autentico che non squarci il cielo per la certezza del ritorno del Risorto. Se il nostro annuncio è in orizzontale…della serie vogliamoci bene oggi per non soffrire più di tanto, non serve a nulla comunque dovremmo affrontare prove e difficoltà”.
Le parole del Vescovo, sono state linfa nuova ed hanno arricchito l’animo dei fedeli. Sicuramente infonderanno coraggio e speranza, per ricominciare ad essere piano piano“comunità” cristiana mettendo al centro Gesù, pregando e imitando l’amato Santo.
Proprio la speranza e la fiducia di ricostruire una comunità di nuovo unita, che riscopra la fede e torni alla sequela di Gesù, è stata il punto fermo del gruppo COMITATO-GIOVANI. Con entusiasmo, gioia e tanta voglia di fare, si è “messo in gioco” per riprendere quei valori cristiani e quelle tradizioni vissute nella propria infanzia impresse nel cuore, ma che si vogliono testimoniare agli altri. Per questo in rappresentanza dei giovani, il presidente Gianni Tuzi a seguito della celebrazione ha voluto concludere la felice giornata con questo breve discorso:
Eccellenza Reverendissima, In rappresentanza del nuovo comitato giovani e a nome di tutta la comunità di S.Vincenzo Ferreri desidero porgerle i più sinceri saluti di Benvenuto. La sua presenza tra noi è un momento di grazia, Gesù stesso che attraverso il suo pastore visita la comunità per conoscerla, dirigerla,esortarla alla fede e alla vita cristiana. Come lei sa, la nostra chiesa, a causa di un evento sismico, che l’ha resa inagibile, è stata chiusa per otto anni. Abbiamo considerato questo tempo, come un tempo di attesa e di riflessione. Nella vita cristiana è definita preziosa l’attesa, pensiamo alla nostra Madre Celeste; una Vita di attesa per poi donare all’umanità intera il Redentore. Ora per noi è giunto il momento di mettersi in cammino. In un passo del libro che lei ha scritto per la visita pastorale afferma: “Gesù è stato in cammino tre anni. Sembrava che vivesse per strada, sempre in cammino, facendo qualcosa per gli altri. Guariva gli ammalati,consolava gli afflitti, donava a tutti speranza di salvezza, ma sempre in cammino…”. Questo è il pensiero che oggi unisce noi e il nostro caro parroco, il quale ci haguidati e sostenuti con fiducia, consigliandoci nel migliore dei modi.
A te caro don Francesco ringraziamo un ringraziamento particolare, pregando il Signore che possa tenerti sempre sotto la Sua Santa protezione. Un affettuoso benvenuto va agli amici Sacerdoti presenti, che con gioia hanno accolto il nostro invito. Se adesso ci troviamo tutti riuniti in questo luogo sacro per festeggiare il ritorno del nostro amato Santo, lo dobbiamo esclusivamente ai nostri amici benefattori canadesi; in particolare alle famiglia Guglietti e De Gasperis, che sono stati, con il loro impegno e disponibilità i promotori di tutto. Purtroppo questa pandemia non ha permesso di averli qui con noi, un oceano ci separa ma l’amore, come Gesù insegna riduce tutte le distanze, ed è come se fossero qui. Un ringraziamento va alle autorità civili e a tutti coloro che anonimamente hanno lavorato e contribuito alla riapertura della Chiesa. In conclusione, caro Padre Gerardo,lo Spirito santo che con lei invocheremo, dia a tutti la forza e la gioia di continuare a camminare come Gregge di Dio mettendoci sempre al servizio dei fratelli lungo le strade.
È bene finire con le parole del parroco don Francesco Cancelli: ”Oggi abbiamo vissuto un’esperienza toccante che ha fatto vibrare le corde del nostro cuore!”
Franca Simone