Si celebra oggi, 29 Marzo, la Domenica delle Palme, festività osservata da tutti noi Cattolici. Con essa ha inizio la Settimana Santa, nella quale vengono ricordati e celebrati gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù, i tormenti interiori, le sofferenze fisiche, il processo, la salita al Calvario, la crocifissione, morte e sepoltura e infine la sua Risurrezione. La Domenica delle Palme, giunge infatti quasi a conclusione del lungo periodo quaresimale, iniziato con il Mercoledì delle Ceneri e che per cinque domeniche, ha preparato tutti i fedeli della comunità, ai drammatici eventi che precedono la Risurrezione di Gesù Cristo.
In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfante ingresso di Gesù a Gerusalemme, osannato dalla folla che lo salutava agitando “rami di palma”, simbolo di trionfo, acclamazione e regalità. Un episodio d’importanza straordinaria: Gesù è infatti in quel momento riconosciuto, proclamato Messia e acclamato come il Cristo. Un momento che ha cambiato per sempre la storia d’Israele e dell’intera cristianità che da esso discenderà.
Equivalente della palma è il nostro diffuso Ulivo, da sempre simbolo di pace e introdotto nella tradizione popolare italiana per sopperire alla scarsa reperibilità di palme.
Come da ben nota tradizione, anche quest’anno la nostra parrocchia, ha voluto commemorare l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, con la caratteristica processione e benedizione delle Palme dalla statua di Don Bosco, situata alla fine del nostro oratorio, fino in Chiesa. Come in quel lontano giorno, dove tanta era la gente che accolse Gesù, molti sono stati i fedeli, adulti e bambini che oggi hanno partecipato a questa nostra tradizionale celebrazione
Una volta terminata la Messa, i rametti di Ulivo, preparati dai bambini della prima Comunione,appena benedetti, sono stati portati a casa dai fedeli, che li conserveranno fino all’anno prossimo o li scambieranno nella giornata con amici e parenti. In molte nostre famiglie l’usanza vuole inoltre, che ogni capofamiglia li utilizzi per benedire la tavola imbandita nel giorno della Pasqua, la domenica seguente.
Aurora Capuano