Chissà quante notti passate a guardare il Cielo per ammirare lo stupendo spettacolo delle stelle… Chissà quante notti in attesa di vedere qualche stella cadente… Noi cristiani la stella l’abbiamo! È la stella del vangelo che ha guidato i magi a Gesù e che ancora oggi continua a guidare ciascuno di noi verso Cristo, luce del mondo. Questa stella evangelica ci riporta alla solennità liturgica Epifania, dal verbo greco epi-phaino, che significa “mostrarsi”, “mi rendo manifesto”. Questa celebrazione ricorda la prima manifestazione “pubblica” di Cristo, con l’omaggio che gli fu reso dai Re Magi.
Quest’anno è stata vissuta in modo particolarmente significativo dalla nostra comunità di Santo Spirito, in Sora, sia dal punto di vista spirituale, sia da quello più festoso, ricco di doni.
Il 6 Gennaio, dopo la celebrazione eucaristica delle 11:30, la befana ha bussato al portone della Chiesa per offrire dolcissime calze a tutti i numerosi bambini presenti a Messa, i quali, con stupore, hanno festeggiato con le loro famiglie, in compagnia di don Giovanni e del priore della confraternita, Tommaso, promotori dell’iniziativa.
La celebrazione e l’inaspettato arrivo della befana ha visto la presenza anche dello sport grazie alla partecipazione del pallavolista Mattia Rosso, giocatore della “Globo Sora” che milita in serie A1.
Nel pomeriggio, alle 18:30, al termine della Messa vespertina, la Chiesa si è animata grazie alla messa in scena, da parte dei bambini e giovani che frequentano la Chiesa, dello spettacolo “La Natività”, curato dall’associazione culturale “Insight Arte Dentro” di Giulia D’Ovidio, Laura De Ciantis e Silvia Lucarelli. I giovanissimi “attori” si sono cimentati nella rappresentazione dei passi del Vangelo, inerenti il mistero dell’Incarnazione di Cristo.
L’evento è stato accompagnato dalle voci del coro giovanile della chiesa di Santo Spirito, diretto dalla maestra Marianna Polsinelli.
Al termine dello spettacolo non poteva mancare per tutti i bambini presenti la visita della befana, la quale ha consegnato i suoi doni, riscuotendo abbracci e sorrisi da parte di tutti.
La bellezza della manifestazione divina si è realizzata grazie ad una comunità che si è sentita unita e partecipe alle attività proposte dalla Chiesa.