Nella Parrocchia di S. Antonio a Cassino, Via Crucis, Messa e bacio della Reliquia della Croce
Celebrazione speciale, venerdì 14, nella chiesa di S. Antonio di Padova in Cassino, nella festa liturgica della Esaltazione della Santa Croce. Con tale festa, la Chiesa fa memoria del ritrovamento della Croce di Gesù da parte di sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, avvenuto, secondo la tradizione, il 14 settembre del 320, e della consacrazione della Chiesa del Santo Sepolcro in Gerusalemme (335). Secondo la tradizione, Sant’Elena avrebbe portato una parte della Croce a Roma, in quella che oggi è la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, e una parte rimase a Gerusalemme.
Un piccolo frammento di quella Croce è stato donato dalla Custodia di Terrasanta alla Parrocchia di S. Antonio qualche anno fa, durante un pellegrinaggio in Terra Santa ed è con cura custodito nella chiesa. Per questo il Parroco, Don Benedetto Minchella, coadiuvato dal Diacono Francesco, ha voluto solennizzare la festa, proponendo ai fedeli la Via Crucis prima della Celebrazione Eucaristica. Colpiva il colore rosso dei paramenti, colore liturgico di questo giorno, il colore della Passione di Gesù.
La pia pratica della Via Crucis è stata svolta pregando e meditando le quattordici “stazioni” che fanno memoria della Passione e morte di Gesù su Calvario. Numerosi i fedeli che hanno aderito all’iniziativa. Molto raccolta e partecipata la Via Crucis, con il pensiero a coloro che soffrono nel corpo e nell’anima, come a coloro che, come cirenei, aiutano i sofferenti a portare la Croce del dolore, perché tutti possano imparare che il dolore non è fine a se stesso, ma se offerto per amore, come ha fatto Gesù, può salvare. Durante la Via Crucis e poi durante la Messa, la reliquia è rimasta esposta ai piedi dell’altare, offerta allo sguardo e alla devozione del popolo.
Don Benedetto, nell’omelia, ha ben spiegato il grandissimo valore della Croce che, da strumento di supplizio, è diventata, grazie a Cristo, strumento di salvezza per tutti gli uomini del mondo. Essa ha “redento” l’uomo, cioè lo ha riscattato, liberato dalla condizione di schiavitù del peccato e gli ha donato una vita nuova. Grazie alla Croce di Gesù, la morte non ha l’ultima parola, perché è stata definitivamente vinta da Cristo.
Al termine della Messa, si è formata una lunga fila di fedeli desiderosi di baciare la sacra Reliquia della Croce: ognuno, giunto lì davanti, si genufletteva e dava un bacio al frammento di Croce, custodito in un reliquiario a forma appunto di croce.
Adriana Letta