Espera: la festa dei Grest
Venerdi 14 luglio, presso la Basilica-Santuario della Madonna di Canneto, si è svolta la Festa degli Oratori diocesani. Numerose parrocchie che organizzano attività estive e oratori: Aquino, Santopadre, San Vittore del lazio, Rocca d’Evandro Sant’Apollinare, Castrocielo, Sant’angelo in Th, Sant’Antonino e Sora. Un bel momento di aggregazione e di festa, alla presenza del Vescovo Gerardo Antonazzo e della sua profonda spiritualità.
L’oratorio Don Bosco di Cassino ha curato l’animazione e l’accoglienza degli oratori. Per l’occasione, ha preparato uno spettacolo teatrale, mettendo in scena la trama del sussidio estivo di Espera, ambientato in Messico, che è stato il tema di questi Grest parrocchiali. Successivamente, si è svolta una processione con canti e preghiere, a cui è seguita la celebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo Antonazzo. La sua omelia ha parlato di “desideri”, sottolineando che, quando i nostri desideri coincidono con i desideri di Dio siamo felici.
Sognare… “La vita non è altro che la realizzazione del sogno della giovinezza”, diceva Papa Giovanni XXIII. La nostra vita richiede uno scopo, un fine, una meta, una vocazione per cui vivere. Infatti è giusto pensare che il sogno sia quel “desiderio forte”, da realizzare, qualcosa di grande, di importante e di bello che ti motiva, ti spinge ad agire e dà un senso alla tua vita.
Che cosa cercavano nella “stella di Gesù” i magi? Il senso della vita, qualcosa per cui vale la pena vivere, la felicità: incontrare Gesù bambino. Sognare comporta la decisione di partire, di mettersi in cammino, di lasciare la “normalità” per affrontare qualcosa che però non conosciamo ancora bene, ma di cui percepiamo l’importanza. Qualcosa che ci dice che vale la pena di rischiare.
“È Gesù che bisogna cercare quando sogniamo la felicità; è Lui che ci aspetta quando niente ci soddisfa di quello che si trova; è Lui la bellezza che tanto attrae; è Lui che ci provoca con quella sete di radicalità che non permette di adattarci al compromesso; è Lui che spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che ci legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. È Gesù che suscita in tutti il desiderio di fare della nostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare se stessi e la società, rendendola più umana e fraterna.
Inoltre il Vescovo a ricordato ai giovani che in questi nobili compiti non sonosoli. Con voi ci sono le proprie famiglie, ci sono le comunità, ci sono i sacerdoti ed educatori, ci sono tanti di che nel nascondimento non si stancano di amare Cristo e di credere in Lui. Nella lotta contro il peccato non siete soli: tanti come voi lottano e con la grazia del Signore vincono!
Nel pomeriggio poi, i vari oratori si sono presentati con musica e coreografie, per poi sfidarsi negli avvincenti giochi di squadra proposti e allestiti presso il campo antistante al Santuario.
L’evento è stato un momento di comunione tra i vari oratori, un’occasione per condividere la gioia del servizio offerto ai più piccoli, ma anche la viva testimonianza del “desiderio per il domani”, che come animatori ci impegniamo ad alimentare nei bambini, affinché possano sperimentare la speranza umana e cristiana che ne costituisce le fondamenta.
Preghiera della giornata:
Cari amici, vedo in voi le “sentinelle del mattino” in quest’alba del terzo millennio… Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti.” (Giovanni Paolo II, Veglia di preghiera con i giovani, Tor Vergata 2000).