Il 28 aprile del 1954, festa di san Luigi Maria di Montfort, nel palazzo vescovile di Sora il vescovo Biagio Musto accoglie con gioia e benevolenza una giovane insegnante proveniente dalla Calabria, Ester Biroccio la quale sottopone all’illustre prelato il programma di evangelizzazione diretta che già da tempo stava attuando nella sua città natale: Reggio Calabria, dando vita al periodo che lei stessa definì come il tempo di Sora.
Ester Biroccio nasce il 2 dicembre 1917, quarta di otto figli, da Carlo e Giuseppina Romeo, coniugi di profonda fede che partecipano attivamente alla vita religiosa della loro città. I primi anni della piccola sono vissuti in famiglia, dove lavoro e preghiera dei genitori creano un ambiente formativo segnato dalla serietà del padre e dalla dolcezza della madre. Dopo aver ricevuto la prima comunione la piccola assieme alla sorella Lina, frequenta le scuole elementari dell’Istituto “Principe di Piemonte” dove viene fin da subito notata per la sua bella voce. Terminata la scuola elementare i genitori la iscrivono ad un corso di ricamo presso le Suore Figlie di Maria Ausiliatrice. Tra l’adolescenza e la prima giovinezza Ester inizia una riflessione in vista di un discernimento vocazionale che sarà alimentato dalla continua partecipazione alle attività parrocchiali dirette dai Padri della Compagnia di Maria (Monfortani) chiamati in città dall’Arcivescovo di Reggio Montalbetti. Passato il periodo della guerra, Ester si dedica all’assistenza caritativa ed ai bisogni spirituali dei numerosi sfollati che trovarono ospitalità nelle scuole cittadine. Animatrice dell’Azione Cattolica ed organizzatrice di varie missioni cittadine, attorno alla sua figura carismatica ben presto si creò un gruppo di compagne desiderose di seguire le sue numerose attività. A trentatré anni Ester ha già percorso un buon tratta di strada scegliendo una vita spirituale intensa e profonda attinta dall’insegnamento mariano di san Luigi di Montfort. Il suo desiderio apostolico ha già avuto modo di tradursi nella costituzione di un gruppo di donne desiderose di seguire le sue medesime scelte spirituali. Il gruppo inizia a strutturarsi con incontri settimanali, preparazione all’apostolato, e lo studio serio e metodico della mariologia montfortana. Fin dalla prima riunione si mettono per iscritto le indicazioni da seguire per il conseguimento di una corretta vita spirituale di ciascuna sorella. Ester viene eletta direttrice del gruppo che sarà di volta in volta seguito spiritualmente da un religioso della Compagnia di Maria. A tre anni dalla fondazione del gruppo delle missionarie, Ester consegue a Messina, il 10 dicembre 1951, la laurea in Lettere; mentre l’8 dicembre 1953 fa voto di perpetua verginità e di obbedienza al suo direttore spirituale.
Nel 1954 Ester, assieme a due sue compagne, si trasferisce ad Arpino in qualità di insegnante. Se a prima vista le motivazioni professionali sembrano suggerire questa chiamata della Provvidenza, in realtà per Ester questo evento viene visto come l’inizio di un nuovo cammino sulla via dell’ideale missionario e di vita consacrata. Ad Arpino le tre “sorelle” vivono insieme ed iniziano fin da subito ad interessarsi della vita parrocchiale informando di ciò anche il vescovo della locale diocesi che come detto le riceverà in udienza il giorno della festa del loro santo patrono. Con l’inizio del nuovo anno scolastico altre missionarie raggiungono la provincia di Frosinone e grazie all’interessamento di mons. Musto si stabiliscono a Sora, prima in un abitazione di via Cittadella, ed in seguito nel collegio-convitto scolastico di Villa Angelina. Da Reggio Calabria il centro di riferimento delle missionarie si sposta a Sora, ed è qui che ci sarà la prima approvazione ufficiale dell’opera. Il vescovo Biagio Musto, attento ai nuovi segni che apparivano nella vita della Chiesa, sentiva il bisogno di promuovere l’annuncio evangelico tramite il riconoscimento degli Istituti secolari approvati nel 1947 dal pontefice Pio XII. Da tempo il vescovo desiderava dotare la sua diocesi di questo segno profetico, ed il gruppo delle missionarie, apparso nel territorio così inaspettatamente, costituiva sicuramente un’occasione da non perdere. Così il 1 novembre 1954 il vescovo firma un decreto con il quale si erige nella Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo l’Associazione “Missionarie di Maria”. Le missionarie, accanto alla professione di insegnanti, iniziano a prendere impegni apostolici di ogni tipo: Azione Cattolica; missioni campestri o cittadine; preparazione a feste particolari; cura spirituale delle giovani lavoratrici; diffusione della stampa mariana monfortana. La vita comunitaria viene vissuta con gioia ed entusiasmo, nonostante non manchino difficoltà economiche; i locali sono piccoli ed insufficienti, mancava l’acqua e non di rado la fame si faceva sentire tra queste giovani donne che investivano l’intero loro stipendio nei bisogni dell’opera missionaria. Il vescovo si mostra padre attento e generoso; e per l’aiuto materiale ed il conforto morale si prodigarono anche le Suore della Carità di santa Giovanna Antida che offrirono ospitalità per incontri, fornendo anche aiuti di ogni genere. Nel 1957 la comunità di Sora cresce di numero e così si pensa di aprire un secondo gruppo in una diocesi vicina; la scelta cade su Alatri dove è vescovo Edoardo Facchini che fu ben lieto di accoglierle, riconoscendole ufficialmente il 31 maggio 1959. Il progetto di Ester cresce continuamente, lo spirito dell’Istituto è tutto racchiuso nell’adesione alla Volontà Divina sull’esempio di Gesù e sugli insegnamenti di san Luigi di Montfort. Nel 1960 viene costituito il gruppo di Piacenza e la geografia delle Missionarie di Maria si arricchisce sempre più di luoghi di presenza sparsi in tutta Italia. All’inizio del 1961 le missionarie sono presenti a Reggio Calabria, Lombardia, Puglia ma soprattutto ad Alatri e Sora dove risiede madre Ester. La struttura dei vari gruppi inizia ad assumere una sua fisionomia; alla direttrice si affianca un consiglio; mentre nel 1963 da Reggio Calabria arriva la nuova direttrice della casa di Sora, Maria Cristina Jentile, e finalmente si iniziano a scrivere le Costituzioni del gruppo. Dal 19 al 25 settembre 1964 a Sora si svolge il primo capitolo generale delle Missionarie di Maria Regina dei Cuori che elegge la nuova Direttrice generale nella persona di Maria Cristina Jentile che succede alla fondatrice Ester Biroccio. Nel 1965, con la chiusura del Concilio Vaticano II, si modificano alcune norme delle Costituzioni. nel frattempo la casa di Alatri viene chiusa e nel 1967 si apre quella di Roma. L’Istituto appare sempre più radicato e strutturato e proprio la sua maggiore diffusione porterà ad abbandonare le zone periferiche da dove ebbe i natali. Accanto a ciò l’Istituto iniziò a cambiare fisionomia arrivando nel 1977 a promulgare delle nuove Costituzioni che presentano uno schema assolutamente nuovo, abbandonando il sistema più tradizionale. Ester, che si era nel frattempo allontanata dalla gestione dei gruppi, prende a malincuore conoscenza dell’intera nuova panoramica teologica e spirituale dell’Istituto da lei fondato. Nell’ottobre del 1971 viene chiusa la libreria religiosa di Sora poiché non si hanno più persone sufficienti a continuare la gestione, fino ad arrivare al 1976 con la chiusura definitiva della casa sorana. Da Sora che ne fu madre, l’Istituto si incamminò verso nuove terre di evangelizzazione. Ester Biroccio muore il 9 febbraio 1985 a Reggio Calabria, lasciando dietro di sé una grande lezione di opera pastorale che ad oggi la Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo si spera possa riscoprire.
Lucio Meglio
Fonti:
Cortinovis Battista, Ester Biroccio e le Missionarie di Maria Regina dei Cuori, Reggio Calabria, 2008.