Ritrovare la nostra identità europea – Lectio magistralis di Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo, all’Università di Cassino
Europa, radici, storia dei popoli: argomento quanto mai attuale e discusso su cui si è articolato un importante e interessante convegno all’Università di Cassino e del Lazio meridionale, venerdì 18 gennaio, per iniziativa del Dipartimento Economia e Giurisprudenza con il supporto dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain e del Laboratorio di ermeneutica della Temporalità Giuridica. Ospite d’onore è stato il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e per questo numerose le autorità accademiche, civili, politiche e religiose, le personalità e anche le rappresentanze di studenti, che sono accorse per l’occasione fino a riempire completamente l’Aula Magna della sede della Folcara.
L’evento, trasmesso in diretta streaming da Unicas, si è aperto con il saluto del Rettore Giovanni Betta che ha fatto gli onori di casa, seguito da indirizzi di saluto della prof.ssa Enrica Iannucci, Direttore del Dipartimento, che ha poi ceduto la parola al Vescovo Gerardo Antonazzo. Egli ha citato il discorso di Papa Francesco del 6 maggio 2016 per il conferimento del Premio Carlo Magno, che ricordava di aver parlato agli Eurodeputati di un’ Europa nonna, “stanca e invecchiata, non fertile e vitale, dove i grandi ideali che l’hanno ispirata sembrano aver perso forza attrattiva”, e domandava: “Che cosa ti è successo, Europa umanistica, paladina dei diritti dell’uomo, della democrazia e della libertà? Che cosa ti è successo, Europa terra di poeti, filosofi, artisti, musicisti, letterati? Che cosa ti è successo, Europa madre di popoli e nazioni, madre di grandi uomini e donne che hanno saputo difendere e dare la vita per la dignità dei loro fratelli?”. Antonazzo ha chiesto al Presidente Tajani di “aiutarci a capire cosa sta succedendo in questa nostra Europa”.
Da parte sua, P. Donato Ogliari, Abate di Montecassino, ha ricordato il grande apporto di S. Benedetto e dei suoi seguaci alla formazione dell’Europa e soprattutto “dell’ethos, dell’anima che abbiamo bisogno di ritrovare in questo momento di grande disorientamento, di disagi e grandi sfide per l’Europa; noi non siamo tra quelli che hanno deciso di abbandonarsi all’eutanasia dell’anima europea, vogliamo tenerla viva, desiderosi di guardare avanti con fiducia e speranza”.
Altri indirizzi di saluto sono giunti dal Sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro e dal Presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo e infine da uno studente, rappresentante di Primavera Studentesca.
Ha preso così il via il Convegno vero e proprio, presieduto e moderato dal prof. Luigi Di Santo, Presidente del Corso di Laurea in Servizi Giuridici per il lavoro, PA, Sport e Terzo Settore. I primi due interventi sono stati di due docenti ospiti: il Prof. Fabio Ciaramelli, dell’Università di Napoli Federico II, ed il Prof. Sebastiano Maffettone, dell’Università Guido Carli di Roma. La lectio magistralis è stata quella del Presidente Antonio Tajani, forte della sua grande esperienza europea, su “Europa. Riflessioni e prospettive“. Egli, anche riallacciandosi agli interventi dei relatori precedenti, ha incentrato il suo discorso su alcuni punti fondamentali, a cominciare dalla caratteristica dell’Europa di essere “senza confini” sul piano artistico-culturale. Se andiamo in Romania, ha spiegato, ritrovare un quadro di civiltà che richiama l’impero romano ai tempi di Traiano, dimostra una profonda comunione culturale, che fa parlare di un’Europa dei popoli, più che delle nazioni. Poi, notando in sala la presenza di molti studenti, Tajani si è soffermato sul tema dei giovani e su quanto sia importante per loro prendere parte a queste riflessioni sull’Europa, tanto che con forza, rivolgendosi a loro, ha chiesto, incalzante: Ci sentiamo italiani ed europei? quanto conta per i giovani essere italiani? ed europei? e italiani nell’Europa? Infine si è soffermato sui valori comuni, che uniscono i popoli d’Europa alle radici, a partire dalla Pace, di cui S. Benedetto è storicamente e culturalmente emblema, come il relatore ha dimostrato ripercorrendo la storia e riferendosi anche ai fatti della II guerra mondiale. Un intervento a tutto campo, dunque, in questo momento in cui l’Europa, trovandosi in una situazione di difficoltà e disorientamento, tende a smarrire la sua identità e vocazione, un intervento che ha richiamato alla fierezza dell’eredità europea: diritti e libertà, di viaggiare, studiare, lavorare, intraprendere, innovare, e che ha richiamato la vocazione europea, profondamente radicata, all’apertura e allo scambio: “secoli di scambi, mescolanza di pensiero, dialettica di idee, di arte, di scienza”. Perciò Tajani afferma che le università devono formare donne e uomini che siano la sintesi di valori e identità e che dobbiamo capire chi siamo e ritrovare la nostra identità europea.
La presenza autorevole del Presidente del Parlamento Europeo a Cassino, come prevedibile, non ha mancato – fuori convegno – di toccare temi di politica attuale locale, quando alcuni giornalisti, prima che entrasse in Aula Magna, lo hanno intervistato su tali temi. Ma anche alla fine, un fuori-programma ha animato il dopo-convegno: lavoratori della ditta Musilli di San Vittore del Lazio, produttrice di manufatti in cemento, disperati per aver ricevuto proprio in mattinata la lettera di licenziamento dopo sei mesi di lavoro senza stipendio, hanno, insieme ai referenti di Cisl, Cgil e Uil, prima dimostrato con cartelli e striscioni lungo la regionale Casilina, poi davanti al Polo universitario della Folcara, dove hanno chiesto di parlare con l’on. Tajani. Egli li ha incontrati e ascoltati, garantendo sostegno alle loro giuste richieste.
Adriana Letta