Due novità per la comunità Exodus: il Diacono Francesco farà servizio di accompagnamento spirituale; presto una cappella stabile
In un giorno speciale, una celebrazione speciale si è svolta presso la comunità Exodus di Cassino alla vigilia della festa di Tutti i Santi, presieduta dal Vescovo diocesano mons. Gerardo Antonazzo. Accompagnato da Don Benedetto Minchella e dal Diacono Francesco Paolo Vennitti, egli ha voluto incontrare la comunità con i suoi ospiti abituali e gli operatori per additare loro tutti i Santi, i tanti nostri fratelli giunti in paradiso, di cui si celebrano in un’unica festa i meriti e la gloria e che insieme intercedono per noi.
In particolare Mons. Gerardo si è soffermato sulla prima lettura, la pagina dell’Apocalisse (Ap 7,2-4.9-14) in cui si parla di “una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua”, in vesti candide, e l’autore, S. Giovanni apostolo, ricorda la domanda fattagli da uno degli anziani e la risposta: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello». La “grande tribolazione”, ha spiegato Antonazzo, è certamente una grande sofferenza, che molte volte nella vita può venire da quelle cose da cui ci lasciamo dominare divenendone addirittura schiavi, perché qualcuno si fa manipolatore della nostra vita, che alla fine non ci appartiene più. Il Vescovo ha proseguito: ma si può tornare alla gioia e al candore primitivo dell’anima, si possono, cioè, “lavare le vesti” per farle tornare candide: l’unica via è Cristo, “il sangue dell’Agnello” e quello di coloro che danno e impegnano la loro vita ogni giorno per noi. Così le tribolazioni possono essere risanate e guarite, la nostra vita si può rigenerare, purificare, ripulire, tornando bianca come la veste che ci viene simbolicamente data il giorno del Battesimo e che tutti, in un modo o nell’altro, macchiamo. Ma possiamo sempre “rinascere”, grazie al perdono e alla misericordia di Dio, soprattutto accostandoci al sacramento della Riconciliazione. Il messaggio di Dio da queste letture non è astratto, anzi traccia un progetto di guarigione e risanamento dalle colpe che opprimono la nostra coscienza: è così che possiamo ricominciare a vivere e a guardare avanti con fiducia.
Con questa iniezione di fiducia e di speranza il Vescovo ha terminato la sua omelia e subito dopo c’è stato un momento toccante: come ha spiegato Don Benedetto, ognuno era chiamato a recarsi davanti all’altare, prendere uno dei lumini preparati, accenderlo ad un lume più grande sormontato dalla parola PAX e deporlo accanto ad esso. Un gesto semplice e significativo, iniziato dal Vescovo e proseguito da tutti gli altri, così che via via le fiammelle crescevano di numero e la loro luce, simbolo di vita nuova e positiva, aumentava.
Al termine della Messa, dopo la benedizione conclusiva, il Vescovo ha presentato il Diacono Francesco, che d’ora in poi aiuterà la comunità Exodus sul piano della istruzione religiosa e dell’accompagnamento spirituale, avendo di buon grado accettato l’impegno che il Vescovo gli ha proposto. Dal canto suo, il responsabile Exodus Cassino, Luigi Maccaro, ha voluto ringraziare Mons. Gerardo per l’affetto e la vicinanza che sempre dimostra per Exodus e ha voluto dare una notizia: finalmente la comunità riuscirà ad avere una cappella stabile presso la cascina di via S. Domenico Vertelle, il progetto prevede una base in cemento su cui verrà montata una struttura in legno e sarà una cappella fissa nel giardino, non più una sala o l’altra con frequenti cambi d’uso. Ed ha aggiunto: “Con la speranza che qualcuno ci faccia offerte per coprire le spese!…”. E a quel punto, sorpresa! il Vescovo dopo un istante ha detto: “In questi casi penso che debba essere il Vescovo a farsi avanti. Venendo qui pensavo proprio: chissà se hanno bisogno di qualche cosa…”. L’applauso è scoppiato fragoroso contagiando tutti i presenti. Bisogna festeggiare! Bisogna festeggiare! E fuori è comparso un piccolo invitante buffet per festeggiare e brindare alla nuova cappella di Exodus!
Adriana Letta