L’Assemblea pastorale a Isola del Liri mette in risalto sfide, difficoltà e speranze dell’emergenza Covid-19
L’appuntamento era di quelli rituali: l’Assemblea pastorale prima dell’estate. Il tema era di quelli più attuali, il Covid-19 in chiave religiosa. Il rischio era quello di cadere nell’ovvio, nel “già detto”, nelle dinamiche scontate. E invece no. L’Assemblea pastorale, svoltasi domenica 21 giugno nella Chiesa di S. Lorenzo a Isola del Liri, è risultata carica di emozioni e ricca di spunti.
Dopo i saluti ed il momento di preghiera corale, il parroco, don Alfredo Di Stefano, ha motivato l’incontro e presentato i tre testimoni, che con i loro “racconti di vita” ci hanno proiettato in una “storia più ampia, dove la vicenda di ciascuno si intreccia con quelle degli altri e si sviluppa insieme ad esse”.
Così l’imprenditore Marco Zullo, consapevole di quanto stava avvenendo già nel mese di dicembre per i suoi contatti lavorativi con la Cina, si è trovato a fine febbraio nella necessità a convertire la sua azienda sartoriale nella produzione di mascherine per il Piemonte e la Lombardia, arrivandone a fare 750 mila, senza mettere in cassa integrazione i 60 dipendenti, che hanno continuato a lavorare con serenità e riuscendo anche ad infondere motivazioni e fiducia nei partners e collaboratori. La sfida si è fatta più dura quando il Covid-19 ha colpito la sua mamma, con tutte le conseguenze di isolamento e quarantena, cui si son dovuti sottoporre e, se ora si è tornati alla produzione normale, le prospettive fanno temere per le difficoltà economiche che si presenteranno in autunno.
La testimonianza di Elide Zaccardelli è stata toccante nella sua pacatezza che tradiva dolore, paura, sofferenza, angoscia, non del tutto spente, perché la salute del marito non è pienamente recuperata per patologie pregresse, ma la pace e la serenità hanno trovato posto nella malattia e nella solitudine. È la forza che solo la fede sa dare, con la certezza che Dio è con noi, sempre, e ci ama immensamente.
È stata, quindi, la volta del giovane Marco Di Vona, presidente di un’associazione giovanile COGITA, che si occupa di “fare bene” il bene per il territorio e per l’ambiente. A Pasqua hanno lanciato on line l’iniziativa “SuperiAMO l’ISOLAmento” e nel giro di pochi giorni hanno raccolto fondi per acquistare beni di necessità affidandoli alla Caritas parrocchiale. Se il Coronavirus ci ha tolto lo spazio – ha asserito il giovane universitario – noi giovani con la nostra energia e voglia di fare sappiamo riempire il vuoto e trovare soluzioni efficaci.
Anche gli adolescenti hanno avuto modo di dire la loro nel breve intermezzo musicale, che ha visto Stefano Urbini accompagnare al piano la bella voce di Asia Zaccardelli nella canzone “FADED” di Alan Walker, che parla di perdita e di smarrimento, stati d’animo da tutti vissuti e non da tutti superati.
Illuminante a questo punto è stato l’intervento di Don Giovanni De Ciantis, che nella sua veste di sacerdote e psicologo ha ripreso uno ad uno tali sentimenti partendo proprio dal Vangelo del giorno, in cui Gesù invita i suoi a non avere paura. Parole come “solitudine”, “sofferenza”, “dolore” vanno tutte coniugate con un verbo “farsi aiutare”. Lo ha fatto Gesù più volte e in momenti diversi della sua vita. Lo ha fatto Dante nel suo viaggio “letterario”. Lo ha fatto il buon Samaritano con il malcapitato sulla strada di Gerico. La ricca riflessione si è chiusa con la bella immagine della perla, che nasce da un limite, da un’imperfezione che va “isolata” con la tenacia e con l’amore.
Nel delineare le conclusioni, quindi, don Alfredo ha invitato i presenti, come suggeriva la Parola letta nella preghiera iniziale, ad essere “lieti, forti, perseveranti, solleciti, pieni di speranza” ed ha accentrato l’attenzione sui due ambiti, che necessitano di maggiore attenzione: la catechesi e la ministerialità, da esercitare in un clima di fraternità e di apertura fiduciosa agli altri e all’Altro.
Luciana Costantini
Foto Rosalba Rosati