Anteprima nella Casa Circondariale di Cassino con Musica napoletana
Da anni ormai il 21 giugno è la “Festa della Musica”, iniziata nel 1982 in Francia e divenuta dal 1985 europea e mondiale. In tutte le città aderenti, musicisti dilettanti e professionisti offrono la loro musica ovunque, all’aperto o in luoghi particolari. Ogni tipo di musica in ogni tipo di luogo. Ed è festa, in Italia grazie al sostegno organizzativo del Mibact (Ministero Beni Attività Culturali e Turismo), della Siae e dell’Aipfm (Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica). Moltissime le città, ricchi i programmi della giornata. Sempre con l’intento di lanciare quel messaggio di cultura, partecipazione, integrazione, armonia e universalità che solo la musica riesce a dare e con l’obiettivo non solo di valorizzare la molteplicità e diversità delle pratiche musicali e dei generi di musica, ma anche di offrirla a tutti gli esseri umani, cercando di superare le barriere di tipo culturale, sociale, politico ed ideologico.
Anche Cassino è tra queste città musicali, con ben due iniziative. La prima, in ordine di tempo, è presso la Casa Circondariale “S. Domenico”, a costituire quasi un’anteprima della Festa, il 20 giugno. La seconda è per iniziativa, anche quest’anno, dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale, la quale organizza la festa non solo a Cassino ma anche a Gaeta, il 20, con “Musica al Castello” con un Trio di sassofoni, e a Frosinone, presso lo Stadio “Benito Stirpe” e i punti Carrefour con “Inno alla gioia”, una contaminazione culturale di musica, arte, scienza e letteratura). A Cassino, il 21, la Festa della Musica si svolge presso la Sede di Ingegneria – Area verde, dalle 17,30 con Valerio Sanzotta che presenta, davanti a Four Pillars di Sol LeWitt, una delle opere più importanti della collezione di arte contemporanea dell’Ateneo, le canzoni del suo ultimo album, in dialogo con Giuseppe Antonelli e Susanna Pasticci docenti presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia.
Ma torniamo all’anteprima, quella della vigilia. Il salone del carcere “S. Domenico” mercoledì 20 si è riempito di detenuti, desiderosi di ascoltare musica, sapendo che la Direzione dell’Istituto, con la Dott.ssa Irma Civitareale, aderisce ogni anno alla Festa della Musica, che è ormai un appuntamento fisso.
La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con la Compagnia Musicale “Chiocciola TV”, di Vincenzo Polverino e Giampaolo Malfi, non nuova a simili iniziative, che ha organizzato anche in altri momenti, in molti istituti penitenziari del Lazio e non solo. Lo spettacolo musicale che è stato proposto ha visto gli artisti intervenuti, impegnati nel proporre un ricco repertorio di canzoni che fanno parte della tradizione partenopea, cantate sia nella versione originale che rivisitata. E si sa, la canzone napoletana risveglia i sentimenti, i legami familiari, la nostalgia struggente… e per i reclusi certamente anche il desiderio di liberarsi da un passato pesante e il sogno di ritrovare intatti e vivificanti quegli affetti lasciati “fuori”. In questo senso la Musica ha un’azione “liberante” e risocializzante, dunque terapeutica. Lo si è visto mentre i cantanti Rosario e Daniela Denis, Denny Rose, Gino Da Vinci e Giovanna Desio cantavano appassionatamente: gli ospiti della struttura erano totalmente coinvolti, cantavano, battevano il ritmo, applaudivano, creando un’esplosione di suoni e rumori.
Verso la metà del concerto, la Compagnia Musicale Chiocciola TV ha compiuto un gesto di grande e premuroso affetto verso i detenuti, offrendo a tutti loro una prelibata, squisita e autentica sfogliatella napoletana di pasticceria, che – inaspettata e graditissima – è andata ad incrementare la dolcezza del momento.
La musica è continuata ancora, regalando gioia e allegria, proprio come si riprometteva lo slogan di quest’anno: un Inno alla gioia, e proprio come Ezio Bosso, famoso pianista e direttore d’orchestra, testimonial della Festa della Musica 2018, ha detto: “Riempiamoci di vita, di musica e di pace”. Ecco, i detenuti di Cassino hanno provato tutto questo, grazie alla Festa della Musica 2018.
Adriana Letta