Dio Assume Maria
“Salve Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza, speranza nostra, salve!”. Questo è il saluto che i cattolici rivolgono alla Madre Celeste per pregarla affinchè interceda per loro noi ed è questo l’appellativo che viene collocato accanto al nome di Maria Assunta in cielo.
Una solenne e partecipata celebrazione Eucaristica presieduta da S.E.Mons. Gerardo Antonazzo il giorno 15 agosto alle ore 9.00 presso la Cattedrale della città, animata dalla Corale polifonica diretta dal M° Giacomo Cellucci che ha visto la partecipazione di numerosi fedeli nonostante il lungo ponte vacanziero.
Riflettendo sul termine “assunzione” durante l’omelia, il vescovo Antonazzo si è soffermato sulla connotazione pasquale di questa festa mariana, poiché, come Gesù dal sepolcro risorge per una potenza propria, così Maria riceve dal Figlio la potenza della sua glorificazione in cielo, in corpo ed anima.
“Ma cosa significa per noi questa solennità?”, continua il vescovo, “Partiamo dal significato del verbo assumere, che vuole dire prendere per sé una persona nel campo lavorativo: si assume una persona di fiducia, che presenta un curriculum idoneo […] Dio assume Maria, lei è presa non va da sé; Egli non riesce ad attendere, anticipa il suo trasferimento nella Gloria del cielo”.
E’ il senso ultimo della Festa dell’Assunzione di Maria, che è uno dei momenti più alti dell’Anno liturgico. E’ per lo stesso motivo che la Messa del 15 agosto arriva a valle di tante processioni e solennità nei giorni precedenti che hanno l’unico scopo di preparare al vero evento, che assicura proprio nella Santa Messa, la più grande celebrazione della Mamma Celeste che guida e sorregge tutti i credenti dal Cielo, dopo aver sorretto Gesù calato dalla Croce.
Marianna Polsinelli
Foto Domenico D’Antona