Per i cristiani festeggiare il Capodanno significa celebrare Maria Santissima Madre di Dio. A tal proposito, San Paolo, nella lettera ai Galati, ci incoraggia con le seguenti parole: “E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio sei anche erede per volontà di Dio”. Se i cristiani sono figli di Dio, quindi, ciò è possibile soltanto perché Dio si è incarnato per opera dello Spirito Santo, per mezzo di Maria Madre di Dio. La preghiera della comunità di San Carlo, oggi, è soprattutto un ringraziamento di cuore alla Madonna di Canneto, la quale, nella sua profonda umiltà, è stata innalzata fino a diventare Madre di Dio.
Il tema della Giornata mondiale della Pace ricalca proprio il suddetto versetto della lettera paolina. Infatti Papa Francesco sottolinea il valore della libertà, la quale notoriamente non appartiene a chi vive nella schiavitù, ma è insita nella natura del figlio, del figlio di Dio che eredita il Regno dei cieli. Con la sua efficace chiarezza, San Paolo ci illustra in quale maniera Dio adotta l’umanità, attraverso la vita esemplare di Maria. Papa Francesco ci ricorda che tutti gli uomini sono chiamati ad ereditare il Regno dei cieli, a condizione che ciascuno di noi sappia riscoprire il valore autentico della libertà. Nella società contemporanea l’uomo che è schiavo della sua avidità, della corruzione, della pornografia, del gioco d’azzardo, della droga e dell’alcol non riesce a diventare figlio di Dio e rischia seriamente di perdere per sempre la sua preziosa eredità. Occorre, come afferma Papa Francesco, una radicale conversione nel profondo del cuore.
In sintonia con le parole del papa, la pregevole omelia del Vescovo Gerardo in occasione della celebrazione della Giornata mondiale della Pace, svoltasi ad Aquino due giorni or sono. Il Vescovo Gerardo parla del poema della gratitudine, quando invita tutti i cristiani a riconoscere “l’agire di Dio nell’intreccio delle vicende umane”. Egli auspica che le comunità parrocchiali possano interagire con le istituzioni della società civile e religiosa, al fine di sensibilizzare le coscienze sul dovere di contrastare la “cultura dell’asservimento”.
O Madonna di Canneto, ti preghiamo affinché ogni tuo figlio possa riscoprire la bellezza del mistero grande che accomuna gli uomini in un’unica fratellanza in Dio, consapevoli del valore della libertà e della dignità della persona. O Maria, ti rendiamo grazie perché se questo è possibile lo dobbiamo a Te che sei la Madre di Dio. Buon anno a tutti…
Carlo Giovannone