Festa per Maria Ausiliatrice

A Cassino, la Parrocchia S. Pietro Apostolo celebra la Madonna dei tempi difficili che Don Bosco tanto amava

L’anima salesiana della comunità parrocchiale di S. Pietro Apostolo in Cassino conserva gelosamente la sua devozione per Maria Ausiliatrice, grazie ai Salesiani che quando in passato reggevano la parrocchia l’hanno introdotta, grazie al Parroco Don Fortunato Tamburrini, che ha sempre assecondato e portato avanti questa tradizione, e grazie alle associazioni laicali salesiane tuttora presenti. Così, il 24 maggio, che da 103 anni è il giorno della festa liturgica di Maria Auxilium Christianorum – Maria, aiuto dei cristiani, si celebra in modo speciale.

Don Bosco era diventato l’apostolo dell’ Ausiliatrice e ne diffuse la devozione in tutto il mondo. Soleva dire: «La Madonna vuole che la onoriamo sotto il titolo di Maria Ausiliatrice: i tempi corrono così tristi che abbiamo bisogno che la Vergine Santa ci aiuti a conservare e difendere la fede cristiana». I suoi tempi erano particolarmente difficili per la Chiesa, come lo sono anche oggi, purtroppo, perciò è chiamata anche la “Madonna dei tempi difficili”. Onorare la Madonna, sotto il titolo di Ausiliatrice, manifesta la fiducia nella presenza materna di Maria nelle vicende dell’umanità, della Chiesa e di ciascuno. Maria è la Madre che non abbandona mai i suoi figli, ma li segue e aiuta con la sua intercessione.

Dopo un triduo di preparazione, mercoledì 24 Don Fortunato ha presieduto una solenne Celebrazione eucaristica, concelebrata dal viceparroco Don Tomas, con una squadra di ministranti e tanti bambini che hanno da pochi giorni ricevuto la Prima Comunione, di cui indossavano la veste bianca, ed il popolo di fedeli. A questi bambini e ai cresimandi il Parroco si è rivolto in particolare nell’omelia, ponendo alcune semplici ma basilari domande: avete imparato prima a dire l’Ave Maria o ad usare il cellulare? Vi sembra più importante nella giornata guardare e ricaricare il cellulare o recitare qualche Ave Maria?… Il tono era scherzoso ma il senso delle parole ha colpito in profondità.

Dopo la Messa, si è snodata la Processione che ha portato nelle strade del quartiere Colosseo la statua della Vergine Aiuto dei Cristiani, alla quale è stato dedicato il S. Rosario recitato lungo il percorso, intervallato da canti e da brani musicali eseguiti dalla Banda Musicale Don Bosco Città di Cassino, diretta dal M° Marcello Bruni. Questi alla fine ha spiegato che i bandisti presenti erano i nuovi, quelli della seconda generazione, che da poco hanno iniziato i corsi musicali e che per la prima volta hanno sostituito, con trepidazione e batticuore in verità, i loro colleghi più esperti. E sono stati bravi anche loro, in questo “battesimo musicale”! Dunque la Banda, che si appoggia logisticamente nella parrocchia di S. Pietro Apostolo, sta crescendo davvero tanto e sta raggiungendo livelli di alta qualità. Don Bosco sicuramente ne sarà molto contento!

Lungo il percorso, i residenti avevano preparato delle soste con drappi e fiori, per permettere ai portatori un breve riposo e agli abitanti un momento di preghiera e di benedizione tra le loro case. Mentre la processione sfilava per le strade, molti erano quelli che accorrevano o si affacciavano e si univano alla preghiera e al canto o almeno si facevano il segno della croce, in segno di rispetto e di adesione. “In Maria ho riposto tutta la mia fiducia”, diceva Don Bosco. “Si dica e si predichi sempre che Maria Ausiliatrice ha ottenuto e otterrà sempre grazie particolari, anche straordinarie e miracolose per coloro che concorrono a dare cristiana educazione alla pericolante gioventù colle opere, col consiglio, e col buon esempio o semplicemente con la preghiera…”. Così Don Bosco, così anche noi oggi.

Adriana Letta

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