Festività dei Santi Martiri Giovanni e Paolo patroni di Vallerotonda
La comunità pedemontana di Vallerotonda ha vissuto e celebrato il 26 Giugno la propria devozione ai Santi Martiri Giovani e Paolo patroni con un nutrito programma religioso e civile. I due santi furono martirizzati a Roma nella seconda metà del IV secolo perché ferventi cristiani, ed il loro culto nella città di Vallerotonda si annovera sin dal lontano settecento.
Il rito eucaristico, preceduto dalla premiazione di alcuni disegni rappresentanti la vita dei Santi protettori eseguiti dai bambini della scuola locale, è stato celebrato, nella Chiesa Maria Santissima Assunta, da S.E. il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo unitamente a Mons. Rosino Pontarelli, Don Remo Marandola, Don Emanuele, parroco di Vallerotonda, e Don William Di Cicco.
Il Vescovo, nella sua omelia, nel sottolineare l’importanza della ricorrenza della festa patronale come “festa di famiglia” dove tutta la comunità si riunisce per misurarsi con la fede di coloro che sono stati scelti come protettori della comunità locale, ha voluto ribadire che la morte di un martire, o di chi muore per il Signore, non è una sconfitta ma una vittoria: infatti i Santi Giovanni e Paolo recano nelle mani la palma del martirio che simboleggia anche quella della vittoria stessa. Essere cristiani comporta molta fatica: la porta della fede è stretta e non tutti sono disposti a varcarla senza sacrificio e senza la Croce. Il compito di un buon cristiano, pertanto, è quello di conservare la fede nutrendola costantemente con la preghiera. Il senso del martirio è l’affermazione convinta della nostra coscienza del primato di Dio nella nostra vita.
Dopo la celebrazione tutta la comunità ha accompagnato i Santi martiri in processione per le vie del paese con canti e preghiere di invocazione per il bene di tutto il territorio.
Maurizio & Simona