La comunità di Rosanisco vive la festa patronale del 16 luglio come l’evento unico in cui le gioiose fatiche di una lunga preparazione, materiale e spirituale, finalmente trovano compimento nell’intensa devozione per la Madre di Dio, venerata sotto il titolo della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Ecco che allora la solennità di un giorno porta sempre con sé quella grazia che rigenera a lungo, rafforzata e caratterizzata dallo scapolare che è simbolo di una promessa speciale: affidandosi a Maria, nessuno sarà mai lasciato solo. La giornata si è aperta anche quest’anno alle 7:00, quando un grande flusso di fedeli ha partecipato alla prima delle cinque Sante Messe mattutine previste, una per ogni ora, fino alle ore 11:00. La celebrazione delle 10:00 è stata presieduta dal Vescovo Gerardo Antonazzo, che ha voluto ricordare, commentando la parabola del seminatore, l’imprescindibile ruolo della Parola per noi cristiani e quanto, invece, il nostro cuore sia spesso di ceramica, ossia impenetrabile al richiamo del Vangelo. Alla solenne Santa Messa serale delle 19:00 ha fatto seguito la tradizionale processione per le vie della parrocchia. Veramente grande la partecipazione dei fedeli, sempre raccolti e ordinati, che ha consegnato uno scenario suggestivo in cui, scandita dalla preghiera, si poteva percepire quel senso di serenità che solo Maria sa dare ai propri figli. Al rientro in chiesa della processione, il parroco don Giansandro Salvi ha impartito la benedizione finale, ricordando quanto bella e fruttuosa sia una devozione che non si ferma al mero tradizionalismo, ma che al contrario è capace di rendere fertile all’amore il cuore di ognuno. Il canto di ringraziamento con le candele colorate di azzurro alzate al cielo dai fedeli e lo spettacolo pirotecnico hanno chiuso con un’aggiunta emozionale una giornata che, come del resto ogni anno, imprime un piccolo ma indelebile segno alla memoria collettiva della comunità. Stringendosi alla sua patrona, la parrocchia di Rosanisco è così consapevole di quanto bello sia camminare sotto la guida di Maria, sempre pronta a indicare, con l’affetto irraggiungibile di una madre, la direzione che conduce al suo Figlio Gesù.
Testo di Riccardo Evangelista
Foto di Elisabetta Nardelli
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