Una scoperta eccezionale; esperienze di educazione con lo stile di Don Bosco
Grandi festeggiamenti si sono tenuti nei giorni scorsi presso la parrocchia di San Pietro Apostolo in Cassino. Infatti come ogni anno, il 31 gennaio la parrocchia vive grandi momenti di emozione e festeggiamenti dedicati a San Giovanni Bosco a cui è dedicato l’oratorio. Nella comunità, esistono ancora molte realtà dedicate al Santo, fondate dai Salesiani che per anni l’hanno gestita, come il gruppo dei cooperatori Salesiani, le figlie di Maria Ausiliatrice, i vari gruppi di teatro, il neo coro San Giovanni Bosco e la banda Don Bosco città di Cassino a lui dedicata. Il 31 alle ore 18:30 si è tenuta Santa Messa in onore del Santo, celebrata dal parroco Don Nello Crescenzi e dal viceparroco Don Giuseppe Mihai, alla presenza di numerosi fedeli, dei gruppi di catechismo e dei vari collaboratori parrocchiali. Nella sua omelia don Nello ha fatto riferimento a una caratteristica particolare del Santo, quella di non avere pregiudizi; infatti come tutti ben sanno, Don Bosco era il sacerdote che dedicò completamente la sua vita ai giovani soprattutto al recupero di quelle persone, di quei giovani che vivevano in difficoltà, nelle fragilità e per strada, radunandoli in oratorio. Egli è stato esempio per eccellenza del “non pregiudizio” nei confronti degli altri. Così come noi nelle nostre realtà comunitarie e nelle nostre vite dovremmo sempre prenderlo come esempio per non lasciarci avvolgere dal rancore, dall’odio, ma guardare verso un’unica direzione, ovvero verso la luce che soltanto Gesù Cristo emana. Dopo la santa Messa, nel salone parrocchiale, la Filodrammatica Don Bosco, con alcuni gruppi del catechismo, hanno messo in scena uno spettacolo teatrale tratto da un tema di Filomena Crescenzi di circa 20 anni fa, in occasione di Oscar Don Bosco, intitolato ” una scoperta straordinaria”. Con lo spettacolo i ragazzi, con la partecipazione straordinaria di don Giuseppe, hanno messo in scena un piccolo spaccato di vita quotidiana, sottolineando proprio l’importanza del vivere in oratorio sull’esempio di Don Bosco, senza avere pregiudizi e sottolineando che con essi, si sbaglia sempre.
I festeggiamenti sono continuati sabato 1 febbraio dopo la Santa Messa delle 18:30 si è svolto un interessante incontro nel salone della parrocchia dal titolo “Esperienze di Educazione”, organizzato dai Salesiani Cooperatori. Ha moderato l’incontro don Gian Luigi Pussino, salesiano e Sacerdote, delegato salesiano per il Centro locale dei Cooperatori di Cassino. Per anni Coordinatore per i Salesiani a livello Regionale e per sei anni a livello nazionale italiano delle attività di Pastorale Giovanile, per 10 anni anche Superiore dei Salesiani nel Lazio. E’ giornalista pubblicista; attualmente Direttore responsabile della Agenzia Stampa della Congregazione; nell’ambito della Circoscrizione Salesiana Italia Centrale attualmente è il Segretario generale. E’ stato un evento per condividere, con interventi a più voci, il tema comune a tutta la Famiglia Salesiana.Questa tematica, dai tempi di Don Bosco (che diede inizio) prende il nome di Strenna: un tema augurale, una tematica da studiare, qualche buon proposito da assumere per tutto l’anno.Il contesto e l’orizzonte di questa tematica è quella della pedagogia di Don Bosco, a noi nota con il trinomio RAGIONE – RELIGIONE – AMOREVOLEZZA. Con Don Bosco, questa pedagogia si è tradotta nel metodo educativo noto anche come preventivo, con uno sguardo di predilezione alla realtà giovanile. Obiettivo infatti dell’incontro è stato condividere la Strenna – tematica 2020 e lo sguardo alla vita sociale, al condividere l’attenzione al territorio, al coinvolgimento e alla corresponsabilità per servire il bene comune, alla attenzione per ogni persona specie se bisognosa di un più forte sostegno per vivere con dignità la propria esistenza. Dunque l’accento in questo incontro è stato per l’ onesto cittadino . Al di là della tematica (che include anche il buon cristiano) si è voluto evidenziare l’educare al vivere sociale con responsabilità, nel rispetto della legalità; il promuovere ogni forma di sostegno alla cultura con spirito critico; il sostegno per ogni forma di attività che si alimenta e alimenta la convivenza, la solidarietà.La Strenna 2020 è nella sua espressione completa: buoni cristiani e onesti cittadini.
E’ stato un confronto molto interessante e la partecipazione è stata molto numerosa e attenta fino alla fine. Sono intervenuti: Maria Concetta Tamburrini, assessore alla pubblica istruzione, turismo, pari opportunità Comune di Cassino; docente di Educazione musicale e dirigente scolastico per vari anni della Scuola san Benedetto; Marcello Bruni, Clarinettista Luogotenente della Guardia di Finanza nella Banda Musicale della Guardia di Finanza, direttore della Banda Musicale don Bosco Città di Cassino, che ha circa 70 elementi; Don Nello Crescenzi, Assistente Regionale per il Lazio dell’Azione Cattolica; Parroco Modulatore dell’Unità Interparrocchiale San Pietro Apostolo, San Giovanni Battista in Sant’Angelo e Santa Maria della Valle; Docente di Lettere classiche, sacerdote da 17 anni e vicario Zonale; Patrizia Velardi, Insegnante di Religione; responsabile della Filodrammatica don Bosco; Maurizio Sinagoga, docente di storia e filosofia, cresciuto nell’oratorio salesiano, responsabile del gruppo di Teatro “Attori per caso”.Attraverso questa occasione si è voluto anche approfondire la conoscenza di persone che frequentano la nostra parrocchia, o hanno incarichi nella nostra città; sicuramente la prima di varie occasioni che i salesiani cooperatori intendono promuovere per essere sempre più una comunità che si conosce, che condivide esperienze e si arricchisce reciprocamente.Sono state molto interessanti le risposte dei vari intervistati, i quali, nelle loro attività-servizio istituzionale (assessore – docente – militare – parroco – responsabile di gruppi ) hanno indicato gli elementi che individuano come positivi, buoni, di luce nella vita sociale e stono stati evidenziati vari punti di luce espressi nei concetti di onestà, solidarietà, legalità, ognuno nel suo ambito. E’ stato un incontro molto arricchente e stimolante.
Aurora Capuano e Antonella Sinagoga
Foto Alberto Ceccon e Aurora Capuano