Messa in piazza con il Vescovo Gerardo
Anche quest’anno S. Antonio a Cassino ha avuto la sua festa, nonostante tutto. Nonostante le limitazioni ancora in vigore per ragioni sanitarie, nonostante la pioggia minacciosa, nonostante la mancanza delle tradizionali bancarelle con le mercanzie più varie che puntualmente e allegramente riempivano le strade e attiravano la gente. La preparazione è stata come sempre lunga e meticolosa: si è riaffermata la devozione dei Tredici Martedì Maggiori di S. Antonio: da marzo, per 13 martedì consecutivi nella Parrocchia di S. Antonio da Padova si è pregato con il Rosario antoniano, la celebrazione eucaristica, le preghiere e i canti antoniani e la distribuzione del pane benedetto. Poi a giugno si è celebrata la Tredicina in preparazione alla festa e pur dovendo contenere il numero di partecipanti, questi c’erano sempre, desiderosi non solo di chiedere grazie al santo Taumaturgo, ma anche di conoscere la sua vita e attirati dal suo carisma, perché su questo ha puntato da sempre il parroco Don Benedetto Minchella: educare la devozione popolare come nutrimento di vita spirituale.
E poi finalmente la festa. Sabato 12, vigilia, la Messa vespertina è stata celebrata in piazza, davanti alla chiesa illuminata a festa, poi la statua del Santo è stata issata su un mezzo di trasporto e tra canti e preghiere ha percorso le strade della parrocchia lungo il tragitto che negli anni “normali” svolgeva la processione. I residenti si sono molto organizzati per zone e rioni, addobbando il percorso con fiori, drappi, palloncini, giochi pirotecnici. Segno di un profondo amore e di una devozione fedele, basata sulla fiducia, sulla preghiera e sulla conoscenza, cresciuta di anno in anno.
Domenica 13 sono state celebrate sei Messe al mattino in chiesa, la sera alle 19.00 solenne Messa in piazza Diamare, antistante la chiesa parrocchiale, presieduta dal Vescovo diocesano Gerardo Antonazzo. La pioggia ha provato, proprio all’inizio, ad impedire lo svolgimento, mandando giù i primi goccioloni… Proprio mentre il Vescovo, preceduto dai ministranti e dai Cavalieri e le Dame dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro arrivava all’altare, presenti anche il Sindaco ed i rappresentanti dell’Amministrazione, gli ombrelli si andavano aprendo un po’ ovunque, ma si è continuato con fede, tanto che è stata la pioggia ben presto a desistere e tutto si è potuto svolgere regolarmente. Potenza di S. Antonio, potenza della fiducia popolare in lui. Nell’omelia il vescovo ha osservato, rifacendosi alla prima lettura (Ez 17, 22-24), che come il ramoscello preso da Dio dalla cima del cedro e fatto diventare un albero grande e fruttifero, così S. Antonio, preso dall’albero Francesco, di cui è stato seguace, è diventato come lui un grande santo. Come il piccolo seme gettato nel terreno (Mc 4, 26-34), cresce e diventa stelo, pianta e spiga colma di chicchi, così Antonio ha cercato di capire nella sua vita chi fosse Dio per lui e che cosa volesse da lui e ha capito che la spiga, che è il frutto, non si ferma lì ma si fa pane, cibo per gli altri e così ha fatto, aiutando materialmente e spiritualmente le persone, come anche noi tutti siamo chiamati a fare.
Dopo la Comunione, la sig.ra Antonietta, della Caritas parrocchiale, ha ringraziato, a nome di tutta la comunità parrocchiale, il Vescovo Gerardo per la sua presenza e per il suo costante incoraggiamento. Ha poi raccontato di una lettera di ringraziamento e di approvazione del Papa, che avevano informato delle ultime iniziative a favore delle famiglie e delle persone in difficoltà e bisognose di aiuto; anche il diacono Don Francesco ha parlato di ciò e del recente caso di un giovane padre morto in incidente, che ha lasciato moglie e tre bambine, per le quali è partita spontaneamente una gara di solidarietà commovente, come sempre Cassino sa fare con grande generosità. Il Papa ha mandato una coroncina del Rosario, che hanno chiesto al vescovo di voler simbolicamente consegnare personalmente ad una delle persone seguite dalla Caritas, Fernanda, ed è stato proprio un momento toccante questa consegna del rosario.
Dopo la benedizione conclusiva, mentre i fedeli partecipanti sono rimasti ai loro posti, una piccola simbolica processione, aperta dai bambini, accompagnati dalle mamme, vestiti col saio francescano come tanti piccoli deliziosi S. Antonio, e seguita dai ministranti, i sacerdoti e il Vescovo nonché Sindaco e amministratori, ha accompagnato la statua, sorretta dai portatori, facendo un semplice giro della piazza e tornando davanti alla chiesa, mentre la sempre brava Banda musicale Don Bosco Città di Cassino, presente numerosa, l’accompagnava con la sua musica. Giochi pirotecnici hanno infine rallegrato i presenti con i loro suoni e colori.
Adriana Letta