Le Lodi officiate dal Vescovo Antonazzo nella Cattedrale di Sora nel triduo Pasquale
Vi riportiamo Il trinomio dei sentimenti che hanno animato le preghiere mattutine dei fedeli riuniti nella Chiesa Cattedrale di Sora nei giorni del Triduo Pasquale insieme con il vescovo Gerardo Antonazzo e con i seminaristi della diocesi.
Tre parole che racchiudono tutto il significato della settimana santa, cardine, fulcro e culmine di tutta la spiritualità cristiana cattolica.
Gioia: la gioia dei discepoli riuniti con il proprio Pastore il Giovedì Santo per celebrare il Passaggio alla libertà della Terra Promessa. Dalla gioia del Giovedì Santo scaturiscono l’Eucarestia, con la quale il Cristo resta con i fedeli di tutte le epoche e nutre le loro anime, e il sacerdozio, per offrire l’Eucarestia e il perdono di Dio a tutti gli uomini. La gioia però, per essere piena, deve passare per il dolore, l’arresto, l’umiliazione, e persino attraverso il tradimento e la morte.
Dolore: la meditazione del dolore del Venerdì Santo per la Chiesa, passa soprattutto nel silenzio e nell’austerità dei riti di questo giorno, durante il quale non si celebra messa e non si impartiscono benedizioni. Il dolore è tuttavia necessario per giungere alla pienezza della gioia della Resurrezione, è necessario per lavare il peccato che teneva soggiogata l’umanità.
Speranza: il sentimento del Sabato Santo, che trepida nell’attesa della Resurrezione annunciata. In questo giorno si guarda alla Croce, ricordando il martirio, ma anche al Sepolcro, attendendo di vederlo vuoto e di tornare a celebrare la Gloria del Figlio di Dio.
Articolo e foto: Luca Fiorletta