Si celebra oggi la Giornata mondiale dei Poveri
L’impegno della Caritas diocesana nella sensibilizzazione verso la comunità dei fedeli
La Caritas diocesana Sora–Cassino–Aquino–Pontecorvo per la Giornata mondiale dei poveri che si celebra oggi 15 novembre, indetta da Papa Francesco, ha promosso nelle parrocchie, con il coinvolgimento dei vicari delle otto Zone pastorali in cui è divisa la Diocesi, momenti di preghiera con annuncio della Parola, incarnandola nella quotidianità di tutti. A tal fine è stato prodotto del materiale cartaceo come sussidio nella preghiera e come sensibilizzazione delle varie comunità parrocchiali a concretizzare piccoli gesti d’amore a beneficio di chi vive nel disagio e nel bisogno.
Nonostante il tempo di dolore che viviamo, perché la pandemia ha mietuto e miete tante vite, si pensa e si spera nella rinascita perché è ancora più forte la sfida di essere accanto agli ultimi nel contesto di un’emergenza socio sanitaria. L’invito è quindi di seguire i passi della povera gente, anche se la strada è polverosa, faticosa e piena di insidie.
Quando è stata indetta la Giornata, si è sperato fino all’ultimo di poter celebrare questa giornata mettendo al centro tutte quelle famiglie segnate dalla povertà, dalla sofferenza di una immigrazione disumana, dal razzismo, dal dolore di lutti tragici ed improvvisi, da solitudine, malattia e dal dissesto ecologico con momenti di festa. Abbiamo sperato fino all’ultimo di poter tornare alla normalità, il coronavirus ha, invece, bloccato gli entusiasmi e tutto ciò che si sarebbe fare per regalare un sorriso, una carezza, un raggio di luce a chi nella vita ha avuto poco o niente è rimasto in cantiere.
Ci si trova di fronte ad una vera e propria emergenza sociale, perché a causa dell’emergenza sanitaria la vita di molte persone è cambiata radicalmente e mai, come in questo tempo, che percepito come cupo, negativo e soffocante, è necessario dobbiamo riscoprire il valore e il concetto di due parole, una umana, l’altra spirituale: Resilienza e Fede. Resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. La fede, è la fiducia nel Signore che rafforza e stimola l’azione della resilienza, spingendoci ad affrontare e a rendere feconde le situazioni più drammatiche.
Il documento del Santo Padre per la Giornata, “Tendere la tua mano al povero” suggerisce alcune piste di vicinanza e di solidarietà soprattutto alle persone e alle famiglie in difficoltà. Il Papa ci sprona a considerare la data non come “tempo”, ma come eternità, cioè alla maniera di un Dio che si prende cura dei suoi figli sempre, non solo un giorno all’anno. Potrebbe essere una “Giornata Quotidiana per i Poveri” perché è inserita nell’eterno di Dio e non nel tempo dell’uomo. La preghiera, come strumento per parlare con Dio, diventa il primo atto solidale e di vicinanza per neccessità dei fratelli. La carità sarà il nome concreto del Vangelo nella fantasia e nella creatività, secondo le possibilità di tutti. A nome del Vangelo, sono chiamati tutti i battezzati ad essere oggetto e soggetto della carità, ad essere responsabili e corresponsabili gli uni verso gli altri fratelli.