Giornata storica per Cassino

In una Celebrazione Eucaristica presieduta dal Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, promulgato solennemente il Decreto di Elevazione della Chiesa madre a Chiesa Concattedrale della Diocesi

Domenica 12 agosto 2018, una data storica per Cassino e per tutta la Diocesi. Per giorni e giorni ha riempito di sé i discorsi e ancor più le azioni di tantissime persone che si sono prodigate per organizzare e mettere a punto il grande evento che si doveva celebrare: la elevazione della Chiesa madre di Cassino a Chiesa Concattedrale della Diocesi, con la presenza del Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano.

La notizia, come si ricorderà, era giunta il 9 luglio, con l’annuncio da parte del Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo, ma occorreva celebrare con la dovuta solennità la promulgazione del Decreto della Santa Sede. In meno di un mese si sono aperti e conclusi i lavori di ripulitura della facciata della chiesa, pronta a tempo di record. Ed è stato tutto un fermento di attività di programmazione e di organizzazione, dal Vescovo ai suoi collaboratori, dal parroco Don Salvatore Papiro ad altri Sacerdoti, ai membri del Comitato festeggiamenti dell’Assunta. Ci si aspettava una bella domenica, calda come può essere in agosto, ma bella e tutta da godere, nella gioia del cuore, dopo tanto lavoro. Ci ha pensato una breve ma intensa pioggia nel pomeriggio a rendere l’intera città una sauna, per l’umidità calda che si è diffusa ovunque, rendendo l’aria irrespirabile. Ma nessuno si è tirato indietro.

La chiesa, decorata con magnifiche composizioni floreali, che hanno  abbellito sia il portone di ingresso che il presbiterio e l’altare, si è presto riempita, ben prima dell’inizio. Il Cardinale Parolin, accompagnato dal Vescovo, al suo arrivo ha trovato ad accoglierlo i rappresentanti del”Amministrazione comunale. Quando è iniziata la processione di ingresso, mentre il Coro S. Giovanni Battista Città di Cassino, che ha animato con la consueta maestria tutta la celebrazione,  intonava il “Lauda Sion”, si è visto quanti tra ministranti, seminaristi, Diaconi e Sacerdoti hanno partecipato. Numerosissimi, tanto che hanno occupato parecchi banchi, perché sul presbiterio non c’era posto sufficiente. A dare ancora più solennità alla celebrazione, sono intervenuti anche il Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, Mons. Ambrogio Spreafico e l’Abate di Montecassino Mons. Donato Ogliari.

Il Vescovo Gerardo Antonazzo ha porto il saluto della Diocesi al Card. Parolin, poi il Vicario generale diocesano, Mons. Antonio Lecce, ha dato lettura ufficiale del Decreto che sancisce la elevazione di titolo e dignità della nuova Concattedrale della Diocesi sita in Cassino. Un grande e “caloroso” (in senso letterale e metaforico) applauso ha siglato questo importante e storico momento, a manifestare la soddisfazione dei presenti. Il Cardinale Pietro ha eseguito il rito dell’aspersione di se stesso e di tutti i partecipanti con l’acqua benedetta, attraversando tutta la navata.

Dopo la liturgia della Parola, nell’omelia il Cardinale ha mostrato di apprezzare la grande devozione del popolo cassinate alla Vergine Assunta, alla cui incoronazione del 14 agosto partecipa “con grande concorso di fedeli e con affetto filiale”, e di conoscere sia i fatti storici che l’hanno originata che le due ricorrenze mariane, quella del 9 luglio e quella imminente dell’Assunzione di Maria. Perciò ha spronato ad affidarsi ancora alla protezione di Maria. “Avete sperimentato nel passato, continuerete a sperimentarlo nel futuro”, ha detto, che non si è mai sentito che qualcuno si sia affidato a Maria e sia rimasto abbandonato, come afferma S. Bernardo. Rifacendosi alla prima lettura, si è rivolto ai fedeli di questa Diocesi augurando che possano “aprire il proprio cuore e udire la voce del Signore che incoraggia la missione profetica delle vostre comunità e di ciascuno di voi”. “Sia chiara e tenace la vostra sollecitudine nei confronti dei deboli, siate certi che Dio anche oggi non ci abbandona, è con noi sempre, soprattutto nelle situazioni di difficoltà. Egli ama la sua Chiesa incessantemente”. E riguardo al vangelo del giorno, in cui Gesù si dice “pane disceso dal cielo”, ha esortato a “sentire la fame di Gesù, pane di vita, la fame della Parola di Dio, di conoscere il vero senso della vita, che solo da Lui può venire”. Perciò, ha proseguito, occorre seguire le esortazioni di S. Paolo ed essere benevoli verso gli altri, misericordiosi e camminare nella carità come Cristo, “in una vita pura, onesta, laboriosa, servizievole, umile, gradita a Dio”. Ed ha concluso: “La solenne elevazione a Chiesa Concattedrale di questo tempio, possa aiutare l’intera comunità diocesana raccolta intorno al suo Pastore, a crescere mediante il Vangelo e l’Eucarestia nella comunione, nella fraternità, per testimoniare l’unità della fede, della carità e della speranza cristiana. La Vergine Santissima Assunta in cielo, venerata da voi con speciale devozione e riconoscenza, sia per tutti mediatrice di ogni grazia spirituale”.

Dopo la Comunione, il canto del Magnificat ha assunto il doppio significato, di rendere lode a Dio per il dono della Chiesa Concattedrale e di esprimere devozione alla Vergine Maria Assunta.

Prima della Benedizione conclusiva, c’è stato uno scambio di saluti, ringraziamenti e doni. Il Cardinale ha ringraziato il Vescovo Gerardo dell’invito e la comunità diocesana per la sentita e corale partecipazione: “Abbiamo un po’ sofferto il caldo, ma siamo stati ben contenti di offrire al Signore questo piccolo sacrificio”. Il Vescovo a questo punto ha consegnato al Cardinale, tramite Don Benedetto Minchella, un quadro per Papa Francesco, fatto eseguire appositamente da una ditta artigianale  pugliese, che rappresenta la tanto amata statua della Madonna Assunta, su lastra d’argento cesellata a sbalzo a mano. Il quadro è contenuto in una elegante scatola bianca che all’esterno reca lo stemma pontificio e all’interno una dedica a Papa Francesco che dice: «La Chiesa di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo è grata a Papa Francesco per l’elevazione a Concattedrale della Chiesa madre di Cassino e Lo affida alla speciale protezione di Maria Vergine Assunta in cielo». Vedi qui

Commozione ed applausi. A nome del Sindaco Carlo Maria D’Alessandro, impossibilitato per motivi di salute a partecipare, è stato l’assessore Benedetto Leone a leggere il suo messaggio di ringraziamento a nome della Città che è “Martire e Città della Pace” ed ora vuole diventare anche “Città della Riconciliazione”, e a consegnare come omaggio al cardinale, una pregiata copia della Regola di San Benedetto.

Dopo la Benedizione, il Cardinale, mentre il corteo dei celebranti usciva, si è fermato a salutare i volontari e i disabili dell’Unitalsi, presenti in buon numero, le Suore e le Monache benedettine, i Sacerdoti anziani, l’Amministrazione comunale (v. foto), i cinque detenuti presenti con i dirigenti della Casa Circondariale di Cassino, i Cavalieri e le Dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme, il Coro e altri ancora, con grande affabilità e paternità. Quasi a rendere per tutti e per ciascuno ancor più indelebile il ricordo di questa giornata.

Adriana Letta

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