Giugno 2016: Assemblea pastorale zona di Atina

DIOCESI DI SORA-CASSINO-AQUINO- PONTECORVO

Zona Pastorale di Atina (FR)

Il giorno 16 giugno 2016 alle ore 19.00, presso il Salone del Palazzo ducale di Atina, si è tenuto il quarto incontro del Convegno pastorale diocesano della zona di Atina in cui hanno partecipato i fedeli laici, i religiosi e i sacerdoti di quasi tutte le parrocchie della zona nonché i rappresentanti delle associazioni laicali presenti nel territorio. Presiede l’assemblea il vicario zonale Don Domenico Simeone che nel porgere il benvenuto a tutti i presenti invita ad un momento di preghiera iniziale.
Il vicario di zona nel ripercorrere le fasi del convegno pastorale diocesano che si è svolto nelle tre serate ad Aquino fa presente all’assemblea l’articolazione di un percorso triennale di riflessione e di approfondimento sul matrimonio alla luce dell’Esortazione Apostolica di papa Francesco “Amoris Laetitia”. Il convegno che anticipa l’anno pastorale 2016/2017 ha rappresentato la prima tappa del cammino pastorale dal titolo “Il vangelo del matrimonio oggi”, la seconda tappa avrà come tema “Il vangelo della famiglia” e infine la terza tappa “Il vangelo della vita”.
Il vicario invita i presenti a riflettere e ad avanzare proposte concrete su cosa progettare nelle unità pastorali della nostra zona per sviluppare la pastorale matrimoniale nelle sue diverse fasi: preparazione remota, prossima, immediata; celebrazione del sacramento; accompagnamento dopo il matrimonio.
Cosa avviare per una pastorale di accoglienza, discernimento e integrazione delle situazioni matrimoniale in situazioni particolari?
Dagli interventi scaturisce che è necessario progettare dei percorsi di educazione all’amore e all’affettività fin dall’adolescenza per una formazione integrale della persona per raggiungere un sano equilibrio nel progetto di Dio.  I percorsi dovranno mirare a guidare i giovani a scoprire la propria vocazione alla vita per poter scegliere con maggiore consapevolezza il matrimonio cristiano.
Viene ribadito che, comunque, la famiglia continua ad essere la prima agenzia educativa, essa rappresenta il luogo dove si cresce nell’amore attraverso la condivisione, l’accoglienza e si sperimenta lo sguardo di tenerezza di Dio. Per questo sembra opportuno incentivare i gruppi famiglia parrocchiali che si incontrano, si confrontano sui temi dell’educazione dei figli sugli stili di vita conformi al Vangelo, oltre che ritrovarsi nella quotidianità della vita per mettere insieme tempo e disponibilità e aiutarsi reciprocamente in questo delicato compito educativo.
La pastorale familiare non può essere disgiunta dalle altre pastorali; si dovrà optare per una pastorale integrata che operi in sinergia con la pastorale giovanile e catechistica o con altre realtà educative presenti sul territorio.
Diventa necessario, perciò, metterci nella prospettiva di costruire una comunità cristiana; facendo recuperare nella maggior parte dei battezzati il senso di appartenenza alla Chiesa, evitando la tendenza a creare  “una chiesa di élite e  una chiesa di popolo”.  Spesso, infatti,  si assiste ad un piccolo numero di persone che collaborano in tutto, mentre la stragrande maggioranza si ritrova ai margini della comunità con una partecipazione passiva e distaccata dalla vita della Chiesa.
Ci troviamo ad operare in una chiesa cosiddetta “ospedale da campo” come la definisce papa Francesco; in questo contesto siamo chiamati a trovare le modalità più opportune di intervento che richiedono attenzione e cura delle situazioni più disparate.
Nella nostra zona pastorale è presente un’equipe che da molti anni accompagna le coppie di fidanzati negli itinerari di fede come preparazione immediata al matrimonio cristiano.
E’, altresì, importante ripensare gli itinerari di accompagnamento delle coppie che si preparano al sacramento del matrimonio con tempi più lunghi in cui le coppie siano prima aiutate a riscoprire le motivazioni profonde della loro fede e poi a valutare la bellezza, la validità e la responsabilità del matrimonio cristiano.
E’ necessario potenziare l’equipe e sensibilizzare altre coppie di sposi per realizzare un percorso di accompagnamento dopo il matrimonio attraverso un cammino finalizzato a far maturare negli sposi l’impegno per portare a compimento il progetto che Dio, nel matrimonio, ha sulla loro vita.
E’, pertanto, indispensabile prendere a cuore questo servizio e programmare una formazione specifica per gli operatori della pastorale familiare, facendo riferimento alle varie iniziative che la CEI propone a livello regionale o nazionale.
A conclusione dell’incontro il vicario di zona ringrazia quanti hanno partecipato a questo momento di riflessione e quanti con i loro interventi hanno contribuito a fare unità nella pluralità.  Nel ribadire la necessità di una conversione pastorale invita coloro che ancora non l’abbiano fatto a leggere l’esortazione apostolica di papa Francesco: un linguaggio semplice e chiaro, che invita alla concretezza partendo dalla famiglia intesa come opportunità e come risorsa e non come problema. Diventa opportuno, pertanto, ripensare i nostri percorsi e piani pastorali secondo uno stile nuovo per camminare verso la meta che è Cristo Gesù.

L’assemblea termina alle ore 20.15

La segretaria verbalizzante

Antonina Petitta

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