Messa della Notte di Natale nella Cattedrale di Sora – 2015
Una Notte Santa speciale quella che S.E. Mons. Gerardo Antonazzo ha celebrato il 24 dicembre 2015 alle ore 23 nella Cattedrale S.Maria Assunta di Sora, poiché cade in un anno altrettanto “straordinario”, quello del Giubileo della Misericordia. Il nostro vescovo, passando attraverso la Porta Santa, ci ha voluto ricordare l’avvento di un Dio che si è fatto carne, un Dio misericordioso.
La funzione, che ha visto la partecipazione di molti seminaristi della nostra diocesi ed è stata animata dalla Corale della Cattedrale diretta dal M° Giacomo Cellucci, dalla solista Giulia D’Ovidio e dall’organista Marianna Polsinelli, è iniziata con il canto meditativo dei quattro salmi alternato con l’assemblea e dall’inno, come previsto dalla liturgia, da due letture tratte dal Libro del profeta Isaia, dai Discorsi di San Leone Magno Papa ed infine dalla Kalenda (cantata dal M° Cellucci) ovvero l’annuncio del Natale del Signore, una splendida ricapitolazione dell’attesa universale del giorno ormai giunto, del compimento dell’Avvento.
E’ questa una notte ricca di mistero che, come ci ricorda il nostro vescovo, deve destare in ogni cristiano stupore, silenzio, meraviglia, ammirazione verso Dio che non è più Onnipotente soltanto, né più solo Immutabile ma anche indifeso, fragile, povero, debole…uomo. Un Dio che ha scelto di passare attraverso “la porta stretta”, la stessa che Gesù cita nel Vangelo (Matteo 7): “Entrate per la porta piccola! Perché grande è la porta e larga è la strada che conduce alla morte, e sono molti quelli che ci entrano. Al contrario, piccola è la porta e stretta è la strada che conduce alla vita, e sono pochi quelli che la trovano”.
Il vero cristiano si configura a Lui, non desidera gloria, fama, potere e ricchezza ma entra nella “porta stretta” dell’umiltà e della semplicità, capovolgendo gli schemi imperanti del mondo.
Al termine dell’omelia, S.E. Gerardo Antonazzo si è rivolto a tutti coloro che hanno abbandonato la comunità cristiana affinché riscoprano la dolcezza e la vera pace che Gesù viene a donarci col suo Amore silenzioso. Un augurio che s’innesta a pieno nello spirito della Misericordia di questo anno giubilare e nella speranza che ogni Natale rinnova non solo in ogni cristiano, ma in ogni uomo.
Marianna Polsinelli
Foto Giulia D’Ovidio