La processione di San Domenico a Sora
Con queste parole il popolo ha salutato anche quest’anno l’immagine di San Domenico Abate, sfilata per le strade dell’omonima parrocchia la sera del 21 agosto, nella vigilia della ricorrenza della dedicazione della Basilica-Abbazia, costruita dallo stesso Santo Abate benedettino nel 1011.
Tradizione popolare, devozione semplice e sincera, preghiera e canti hanno accompagnato la processione, ravvivando non solo la fiamma della fede del popolo della parrocchia sorana, ma anche la memoria popolare, per un momento da tutti inteso come la fine della stagione estiva e il ritorno alle consuete attività dell’anno pastorale e lavorativo.
Sull’esempio di Domenico possiamo costruire una società e una comunità sempre migliore: Domenico ha voluto seguire le orme di Cristo e ripercorrerne i passi e, annunciando il Vangelo in un momento travagliato della storia, quando il nostro territorio era percorso da bande di briganti e malfattori e le ingiustizie, allora come oggi, rendevano la vita poco sicura e vivibile per la gente umile, ha proposto la Buona Novella e la sequela del Dio fattosi uomo per la redenzione dell’umanità.
Rivestendosi di Cristo, Domenico è stato dal 1011, anno del suo arrivo a Sora, un padre per tutti coloro che da secoli si sono rivolti a Lui, nelle avversità ma anche nel quotidiano scorrere della vita, e ancora oggi in tanti lo chiamano Padre perché la Sua missione spirituale e il Suo messaggio, grazie alla presenza monastica sul nostro territorio, continuano ad essere al passo con i tempi e vicini al cuore dell’uomo.
Infatti, l’attualità della sua missione si nota proprio nella partecipazione alle sue festività, dalla gente che ha seguito la processione, guidata dalla confraternita dell’omonima parrocchia e da Don Felice Calò che portava con sé una reliquia del santo.
Un momento di preghiera che ha rappresentato il culmine di una festa iniziata quest’anno con il grande evento della straordinaria apertura della Porta Santa il 16 agosto (proprio per questi giorni) nella Chiesa del Santo.
Il grazie va al parroco, a tutta la comunità di San Domenico e a tutti coloro che hanno partecipato rendendo ancora vivo il ricordo e la devozione per il grande San Domenico.
Luca Fiorletta
Foto: Silvio Merolle