Doveva essere una grande festa che avrebbe coinvolto l’intero paese di Civitella Roveto (e non solo) quella per il 90esimo compleanno dello “storico” parroco del centro rovetano, Don Franco Geremia.
La pandemia in corso non ha ovviamente reso possibile alcun tipo di festeggiamento, ma il sacerdote non ha mancato di celebrare una Santa Messa per ringraziare il Signore per il traguardo raggiunto.
Intorno a lui, nel rispetto delle norme sanitarie di sicurezza, alcuni parroci della zona pastorale di Balsorano, con il vicario zonale Don Silvano Casciotti, le catechiste e i bambini che quest’anno hanno ricevuto il sacramento della Prima Comunione.
Durante la celebrazione, Don Franco ha voluto chiedere perdono al Signore per le sue mancanze, recitando il “Miserere mei, Deus” e ha voluto poi rivolgere alcuni grazie.
Oltre a ringraziare i confratelli e i fedeli presenti in chiesa e quanti si sono uniti a lui con la preghiera, sebbene a distanza, questo è stato il suo indirizzo riportato nel libretto della cerimonia: «Grazie al Signore Dio e Padre perché mi hai chiamato e non hai guardato la mia insufficienza. Grazie ai miei genitori che hanno favorito la mia vocazione, mi avete accompagnato con grande premura. Grazie alle comunità a me affidate, mi avete edificato con il buon esempio e con l’affetto».
Prima della benedizione conclusiva, Don Franco ha esortato a cantare il “Magnificat”, inno della gioia e della gratitudine, per poi scartare i doni ricevuti e invitare a pregare non solo per lui, ma per tutti i sacerdoti e perché il Signore continui a inviare operai volenterosi nella Sua vigna.
Nella mattinata del 23 ottobre, anche una delegazione dell’amministrazione comunale aveva voluto omaggiare il sacerdote, nei locali del centro catechistico, presentandogli gli auguri delle comunità di Civitella Roveto e di Meta, guidate dal parroco, rispettivamente, dal 1958 e dal 1971.
