I cinque giorni di campo ACR di Aquino “Con Giona, dalla fuga al coraggio”

Si è concluso sabato 14 agosto il campo estivo, svoltosi presso il “Centro pastorale San Costanzo Vescovo” in Aquino, organizzato dall’azione cattolica parrocchiale ed intitolato: “Con Giona, dalla fuga al coraggio”. Durante le sei giornate, costruite sulla base del sussidio nazionale, i ragazzi accompagnati da Giona hanno ripercorso la sua stessa strada.

Ma chi è Giona? Il protagonista del breve Libro che ne racconta l’avventura è un profeta ebreo, figlio di Amittai; il suo nome significa “colomba” e come tale egli è pronto ad annunciare la pace e la misericordia di Dio al suo popolo. Quando il Signore lo chiama ad andare a Ninive, città pagana, Giona fugge però nella direzione opposta; trova una nave in partenza per Tarsis e si imbarca, ma, proprio quando il servo ribelle crede di essere sfuggito alla missione di Dio, ecco che il Signore decide di rivelarsi ancora una volta e richiamare Giona al suo compito.

Le giornate del campo, preparate dagli educatori dell’ACR ed incentrate su questa figura tanto semplice quanto complessa, hanno previsto, subito dopo un primo momento di accoglienza, la proclamazione del brano biblico e la relativa drammatizzazione interpretata dagli stessi educatori; a seguire, le attività svolte dai ragazzi e i giochi attinenti al brano di riferimento e adattati alle varie fasce di età (3-5/6-8/9-11 e 12/14). Ogni giorno i ragazzi erano accompagnati da un obiettivo comune collegato ad una parola chiave; si concludeva il tutto con un momento finale di riflessione e preghiera guidato da don Andrea e caratterizzato da piccoli gesti simbolici. Essenziale la presenza del parroco don Tommaso e del viceparroco don Andrea che hanno accompagnato, come guide spirituali, i ragazzi durante tutto il percorso. L’iniziativa è stata inoltre resa possibile dall’impegno degli educatori dell’ACR, che hanno curato nei minimi dettagli il campo e i diversi momenti, così da permettere ad ogni bambino/ragazzo di vivere a pieno ed in sicurezza questa magnifica esperienza.

Infine, volendo parafrasare la riflessione finale di don Andrea: “Così come il Libro di Giona si conclude con una domanda che lascia aperta l’immaginazione di ciascuno, anche il nostro cammino volge alla sua conclusione, non come una storia che si chiude, bensì come una domanda che si apre verso la nostra vita futura”.

Riccardo Antonio Baccari

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