Parrocchia e Comune uniti nella commemorazione dell’eccidio accaduto il 2 dicembre di 78 anni fa. La cerimonia dalle 17.30, con il corteo di preghiera, la deposizione di un omaggio floreale in onore dei caduti e la Messa presieduta dal parroco don Lorenzo Vallone nella chiesa di san Rocco.
Sant’Ambrogio sul Garigliano non dimentica l’eccidio avvenuto il 2 dicembre 1943, quando il paese della Valle dei Santi venne a trovarsi al centro dello scontro tra gli alleati impegnati a risalire la penisola per liberarla dall’occupazione nazista e i tedeschi.
Quel giorno era di giovedì, trentasette persone speravano di essere al sicuro nel ricovero di fortuna, profondo circa dodici metri, che avevano individuato nel paese, invece una bomba lo centrò in pieno, causando la strage di civili, tra cui dei bambini, perché lo smottamento che seguì bloccò le due vie d’uscita. Gli stessi soldati tedeschi, sotto le bombe che precipitavano continuamente dal cielo e le avverse condizioni atmosferiche, dando prova in questo caso di grande umanità, unitamente ai civili accorsi, iniziarono a sgomberare il terreno franato, si scavava perfino con le mani, ma il tempo passava inesorabile e gli sfortunati intrappolati si rendevano sicuramente conto che per loro non c’era più nulla da fare. Scampò miracolosamente solo una donna.
Oggi 2 dicembre il sindaco Sergio Messore, il parroco don Lorenzo Vallone con la partecipazione della Cittadinanza, in una cerimonia che avrà inizio alle 17.30 con un corteo di preghiera dal Comune fino alla stele marmorea, deporranno un omaggio floreale e sarà rievocato l’eccidio; al termine in una solenne Celebrazione saranno ricordati i caduti, nella Chiesa di San Rocco.
don Lorenzo Vallone