Sembravano troppo piccole le strade e le piazze di Civitella Roveto, lo scorso 24 giugno, quando hanno ospitato migliaia di persone arrivate anche dai paesi vicini per celebrare la festa di San Giovanni Battista, amato patrono del centro rovetano.
«Non solo una tradizione, ma un vero e proprio richiamo del precursore nostro protettore» ha affermato Mons. Franco Geremia, nel corso della Messa celebrata alle 4:30 del mattino sulle sponde del fiume Liri, novello Giordano. Durante la celebrazione, animata dai cori di Canistro Inferiore, Civitella e Meta, Don Franco ha amministrato anche sei battesimi, ad altrettanti bambini che hanno così iniziato, in questa notte speciale, la loro vita all’interno della grande famiglia cristiana.
Il tradizionale panegirico dal balcone del municipio, durante la sosta della lunga processione che si snoda per tutto il paese vestito a festa, è stato invece affidato a Don Antonio Allegritti, della Diocesi dei Marsi, ma di origini rovetane. Nonostante la giovane età e l’emozione, l’omelia di Don Antonio è stata brillante e ricca di spunti. «La vera festa di Giovanni Battista inizierà domani con la quotidianità» ha spiegato ai tantissimi fedeli presenti «perché la santità è vivere bene il lavoro di ogni giorno. In chiesa siamo tutti santi, ma io vi faccio un augurio: che possiate diventare santi a lavoro, a casa, tra i piatti e le stoviglie».
Il sacerdote ha poi indirizzato un chiaro richiamo alla tradizione, con la voglia, però, di guardare al futuro. «Questa è la festa del passato, del presente e del futuro» ha evidenziato «e ai giovani dico: continuate questa festa con la consapevolezza che il Battista, che è la voce mentre Cristo è la parola, ci insegna l’umiltà di saperci mettere da parte, di non giudicare, di lasciarci amare da Dio».
Maria Caterina De Blasis
Foto copertina: Diego Capone
Foto: Benedetto Di Pietro
Album fotografico: https://www.diocesisora.it/pdigitale/festa-di-san-giovanni-battista-a-civitella-roveto-foto/