Era Presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra
La comunità di Cassino e dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra si è fermata per tributare un ultimo saluto al cavaliere Giovanni Vizzaccaro, presidente della sezione provinciale di Frosinone dell’Anvcg. La cerimonia religiosa, officiata da don Nello Crescenzi, sì è svolta lunedì 2 agosto nella chiesa di San Pietro Apostolo alla presenza di tutti i familiari, dei soci e del sindaco della città martire Enzo Salera affiancato dal vicesindaco Francesco Carlino. Tante le autorità presenti.
«Un albero con radici profonde e rami protesi verso la speranza, se fosse una immagine a rappresentare Giovanni Vizzaccaro non potrebbe che essere questa.
È stato un punto di riferimento per la comunità, un maestro per molti, ma soprattutto un uomo generoso che ha saputo trasformare il dolore personale in uno strumento di pace. Così attento al dialogo con le nuove generazioni, si è fatto portatore di valori, disponibile ad aiutare, ad accogliere e a sostenere. Giovanni Vizzaccaro è stato tutto questo oltre che un marito, un padre, un nonno affettuoso.
Con le porte del cuore aperte ha dedicato energia, forza, determinazione, fiducia, coraggio a chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e all’Associazione Nazionale delle Vittime Civili di Guerra della quale ha sposato le cause e i valori fondanti. Infaticabile organizzatore, promotore di iniziative, sostenitore di azioni virtuose al fianco dei soci e dei loro familiari. Eletto presidente della sezione provinciale di Frosinone si è speso fino in fondo in questo compito che per lui è stata una missione. Un uomo vivace, intelligente, aperto nei sentimenti e nelle espressioni, mai disponibile ai compromessi, sempre animato dal buon senso e dalla ferrea volontà di far continuare a crescere le radici forti della comunità.
Nel 2014 è stato l’artefice attento della Giornata Nazionale delle Vittime Civili di Guerra nella sua amata Cassino e l’anno successivo ha ottenuto di trasferire la sede provinciale nella città martire per la pace, sede simbolica e perenne ricordo della forza devastatrice di ogni conflitto sui civili. Ha saputo dialogare con i rappresentanti delle istituzioni tenendo sempre in alto il vessillo della correttezza e dell’integrità morale che lo ha contraddistinto in ogni circostanza. Ha diffuso, in tutte le sedi e davanti ad ogni platea, i valori della giustizia, della civiltà, dell’ospitalità facendosi voce della memoria e monito per i più giovani. Capace di commozione ha portato la sua testimonianza nelle scuole ricercando ad ogni occasione il dialogo con i bambini e i ragazzi.
La storia personale del cavaliere Giovanni Vizzaccaro si intreccia alla storia di una comunità, segnata dalla seconda guerra mondiale e dalla voglia di rinascere. Le sue ferite sono diventate germogli di speranza e, in questo percorso ideale, ha camminato con fierezza e coraggio con accanto una donna straordinaria come Antonietta, i loro figli Marcello, Benedetto e Antonio e poi tutta la famiglia che è cresciuta mano a mano arricchendosi delle nuore e delle nipoti. Ma tutti si sono sempre sentiti a casa con il cavaliere Giovanni Vizzaccaro, a nessuno ha fatto mancare la fragranza dell’amicizia e della fraternità.
In questa ora triste siamo riuniti per salutare il cavaliere Giovanni Vizzaccaro, presidente provinciale dell’Associazione Nazionale delle Vittime Civili di Guerra, marito, padre, nonno, amico, confidente, con la consapevolezza che la sua voce, il suo insegnamento, la sua generosa e partecipe accoglienza resteranno in tutti coloro che lo hanno conosciuto e incontrato. A tutti i soci, ai loro familiari, ai promotori di pace e solidarietà, a tutta la famiglia dell’Associazione Nazionale delle Vittime Civili di Guerra resterà per sempre la sincera amicizia che il presidente Vizzaccaro ha saputo donare in ogni circostanza. Il patrimonio di valori, di memoria, di impegno morale e civile non verrà disperso né smarrito.
Il Consiglio provinciale proseguirà il cammino tracciato dal presidente Vizzaccaro con costanza, coerenza e impegno. Come il Presidente avrebbe voluto, continueranno a germogliare i semi di pace che ha coltivato per tutta la vita trasformando il dolore in speranza, la sofferenza in gioiosa riconoscenza verso la vita mettendo al primo posto il valore fondante dell’umanità».
Il Consiglio provinciale, Anvcg sezione provinciale di Frosinone
«Carissimo, meraviglioso Giovanni,
la notizia improvvisa e inattesa della tua scomparsa mi ha dato profondo dolore e tristezza. Ti voglio comunque ringraziare per l’opera umanissima, intelligente e amorevole che hai praticato in favore dei più deboli e in particolare delle nostre vittime civili di guerra. L’esempio della tua presidenza rimarrà una via luminosa per ispirare i futuri dirigenti per dedizione verso l’associazione cui hai contribuito da esempio per tutti a dare lustro e verso tutta la categoria. Ancora l’ultimo grazie per quello che hai fatto e per le telefonate quasi quotidiane che mi facevi con affetto e stima. Dio ti accoglierà fra coloro che meritano il paradiso per l’opera terrena praticata. Al socio benemerito Giovanni Vizzaccaro».
Giuseppe Castronovo, Presidente Nazionale ANVCG
«Il Presidente Regionale del Lazio Antonio Bisegna unitamente alle sezioni, ai Consiglieri e soci tutti di Roma, Rieti, Latina e Viterbo saranno sempre grati per l’opera intelligente e appassionata svolta a favore dell’ANVCG dal nostro caro Giovanni. Rimarrai sempre un esempio per tutti noi».
Tanti i messaggi di cordoglio arrivati dalle diverse sezioni dell’Anvcg tra cui quelli della regione Toscana. Il feretro è stato accolto da un corteo di labari dei fiduciariati della provincia e dell’associazione dei Bersaglieri.
Ultima foto: durante la recente Visita Pastorale del Vescovo diocesano Gerardo Antonazzo, un momento particolarmente toccante è stata, il 20 dicembre 2020, la visita alla sede dell’Associazione “Vittime civili di Guerra” e l’incontro con il presidente Vizzaccaro e vari membri dell’Associazione che, come ha detto il Vescovo, «ha il grande merito di tenere viva la memoria del passato per trasmetterla alle nuove generazioni perché abbiano consapevolezza delle proprie radici e si impegnino per la pace».