Questa settimana per la Rubrica conosciamoci una bellissima testimonianza dei ragazzi che hanno svolto il Servizio Civile in Caritas a Cassino nel 2012…
L’anno 2012-2013 è stato per noi ragazzi del Servizio Civile Nazionale, un anno davvero di svolta; mettersi all’opera in prima persona a favore del bisognoso ci ha fatto aprire gli occhi su situazioni finora rimaste distanti da noi. Il timore iniziale di affrontare determinate problematiche è venuto meno quando abbiamo capito che, mettersi all’opera incondizionatamente per qualcuno, lascia il segno del proprio contributo e la vita si arricchisce di quel valore aggiunto che fa la differenza.
Nel giugno 2012 noi quattro giovani, selezionati dal nucleo regionale per il Servizio Civile, iniziammo un nuovo cammino, una scelta di crescita professionale e personale ottenuta attraverso azioni di solidarietà nei confronti dei più deboli. Il progetto che ci accingevamo ad intraprendere si poneva obiettivi mirati, primi fra tutti la prevalente funzione pedagogica del Servizio Civile Nazionale: incentrare l’attenzione di noi giovani sui bisogni del territorio al fine di sensibilizzazione tutti alla testimonianza della Carità.
In quell’anno , noi quattro volontari, abbiamo condiviso fra noi e con i più bisognosi momenti di vera promozione umana, accompagnando le persone vittime di povertà e di esclusione sociale, in percorsi di liberazione.
Prima di iniziare questo servizio civile, avevamo tutti e quattro il timore di non essere all’altezza, perché le situazioni in cui ci si imbatte quotidianamente mostrano una realtà che non si incontra tutti i giorni. Ma è stato proprio questo il nostro punto di forza che ci ha dato la spinta per metterci alla prova, avendo l’umiltà di chiedere un aiuto quando ci siamo sentiti e ci sentivamo in difficoltà. Ognuno di noi con le proprie debolezze, le proprie piccole sofferenze quotidiane ma, stando uniti, ci siamo dati la forza giusta per superare anche i nostri piccoli e personali ostacoli vissuti fuori da lì, nella propria quotidianità.
È stato per noi un anno di riflessione sulle proprie scelte di vita, vocazionali, professionali, sociali e un periodo per imparare ad adottare uno stile di vita sobrio.
A distanza di circa due anni, ognuno di noi, pur avendo intrapreso il proprio cammino di vita ha lasciato un pezzo di cuore lì, tra gli ultimi, e, per quanto possibile, cerchiamo sempre di dare il nostro piccolo contributo nei vari momenti di bisogno che la Caritas affronta e nel promuovere sempre ciò che ci è stato insegnato: che la Carità arricchisce chi la persegue.
Con il volontariato, noi quattro, ormai divenuti AMICI, siamo riusciti ad esprimere i nostri veri sentimenti, spesso soffocati da ciò che il mondo oggi ci offre; ci ha insegnato, non solo ad essere volontari impegnati nel sociale, ma ad amare il prossimo come si ama noi stessi.
Un grazie particolare va alla nostra cara Direttrice che ha creduto in noi spronandoci ad andare sempre avanti, al Vicedirettore, alle nostre responsabili , che ci hanno formato supportato e sopportato, e a tutti i volontari che hanno camminato con noi lungo questo splendido cammino!
Ai nostri coetanei vorremmo dire: ”Scegliete il volontariato, vi cambia la vita!”
Aurora, Mariangela, Stefano, Marika
